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Una vista dalla collina della Cipressa sino ad Imperia e a Capo Berta
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24 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 109 [responsabile Livio Ugo Vitali], al comando della Divisione "Silvio Bonfante" - Riferiva che ad Ortovero (SV) si trovavano un ufficiale, 5 sottoufficiali e 54 militari nemici, oltre a 40 cavalli e 15 carri e che da Nava giungevano una volta a settimana a Pontedassio (IM) circa 10 carri che, dopo un pernottamento, ripartivano per il Piemonte con viveri procurati sulla costa, formando una colonna priva di scorta, mentre gli uomini addetti a quel trasporto erano quasi tutti polacchi, serbi, sloveni, russi.
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Pontedassio (IM): strada statale n° 28 del Col di Nava
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24 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 110, al comando della Divisione "Silvio Bonfante" - Riportava quanto già reso noto con proprio documento prot. n° 1/85 del 10 marzo 1945 per quanto riguardava le forze tedesche che presidiavano la zona. Aggiungeva:
"Oggetto: Dislocazione delle forze tedesche e fasciste.
Fascia costiera:
24° divisione tedesca “Renana” (su 3 reggimenti);
107° reggimento che presidia da Ventimiglia a Sanremo;
203° reggimento che presidia da Sanremo a Imperia;
80° reggimento che presidia da Imperia ad Albenga:
Di questo ultimo, un battaglione è schierato tra Albenga e Alassio con una forza di quattro compagnie. Altro battaglione denominato “Winter”, anch’esso su quattro compagnie, è schierato da Alassio fino a Imperia. Ciascun battaglione ha un seguito di artiglieria, flak, mortai, panzerfaust.
Brigata Nera:
I compagnia - tra Cervo (posto di blocco) e San Lorenzo;
II compagnia - tra San Lorenzo e Sanremo;
III compagnia - tra Ospedaletti e Ventimiglia.
Ogni compagnia ha un organico di circa 105 uomini ed è suddivisa in squadra e plotoni. Ogni squadra ha a disposizione un mitra, ogni plotone una mitragliatrice pesante. Armamento individuale: moschetto 91 T.S (tipo cavalleria).
Battaglione di bersaglieri:
Compagnia comando a Bordighera.
3 compagnie dislocate al fronte tra Ventimiglia-Latte ed il Grammondo.
2 compagnie in copertura (riposo) tra San Lorenzo e Riva Santo Stefano.
Armamento come quello della brigata nera. Ogni compagnia dispone di 5 mortai.
Guardia Nazionale Repubblicana:
una compagnia - tra Ventimiglia e Sanremo;
una compagnia - tra Sanremo e Imperia;
una compagnia - ad Imperia addetta all’ordine pubblico;
una compagnia - ad Imperia, come compagnia provinciale dell’esercito.
Armamento come le precedenti. Organico sui 105 uomini.
Dislocamento delle truppe nemiche nel retroterra:
- Pieve di Teco: dai 250 ai 300 tedeschi. Quartier generale nella Villa “Faravelli” a Nava
- Muzio: circa 30 tedeschi pionieri per la riattivazione del ponte di Vessalico
- Cesio: circa 40 tedeschi. Continuano i lavori per la costruzione di camminamenti e trincee nonché postazioni anticarro. Colle San Bartolomeo sorvegliato.
- Chiusanavecchia: (Chiusanavecchia, Sarola, Bestagno, Villa Viani, Villa Guardia) con presidi aventi una forza a volte fissa ed a volte variabile (circa 200 uomini).
- Pontedassio: circa 60 tedeschi adibiti ai lavori dei magazzini viveri.
- Diano Marina: OrstKommandatur lungo la via Aurelia. In località “Chiapasso” comando della 7° compagnia. In regione Cava a Poggiolo vi è una postazione di due mortai.
- [
n.d.r.: fatta eccezione per Capo Berta e Cervo, le notizie che qui seguono si riferiscono a località del ponente della provincia di Savona, comunque di competenza della I^ Zona Operativa Liguria] Andora: OrstKommandatur e comando della 5° compagnia (villa del Marchese) la truppa è dislocata nelle vicinanze di Andora.
- Capo Rollo (Villa Genta): 15 tedeschi di guardia alle mine della strada.
- Capo Berta: batteria da 75/27 con organico di circa 100 uomini.
- Capo Santa Croce: batteria da 75/27 con organico di circa 100 uomini.
- Capo Mele. 25 tedeschi con 4 mitragliere da mm 20; stazione radio trasmittente e ricevente.
- Molino Nuovo: posto di blocco costituito da 5 tedeschi (1 Majerling, 1 Ta-pum automatico, 1 machinen-pistole, 4 ta-pum).
- Cervo: posto di blocco costituito da 22 italiani e 6 tedeschi (3 mitra, 17 moschetti e bombe a mano).
- Vegliasco: circa 35 tedeschi in comunicazione con Villa Chiappa ove trovasi radio-trasmittente.
- Garlenda: circa 40 tedeschi con altrettanti cavalli.
- Cisano, Salea, Leca, Bastia: forza dislocata, circa 300 tedeschi. Batteria in postazione
- Ortovero. 60 tedeschi con carri e cavalli"
Il responsabile SIM Livio".
24 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della II^ Divisione "Felice Cascione", prot. n° 357, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della II^ Divisione - Riferiva le notizie avute il 22 marzo dal CLN di Sanremo prot. n° 485/SIM: "a partire dal 25 p.v. 400 soldati tra tedeschi e Brigate Nere partiranno per tre giorni per effettuare un rastrellamento tra
Beusi e Ciabaudo [Frazione di Badalucco (IM)]".
24 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della II^ Divisione "Felice Cascione", prot. n° 358, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della II^ Divisione - Segnalava che il CLN di Sanremo comunicava che era necessario fissare una riunione tra "R.C.B." [capitano Robert
Bentley], il Comando Operativo della I^ Zona Liguria, il comando della II^ Divisione, il commissario ed il responsabile SIM della V^ Brigata, gli organi militari ed il SIM del richiamato CLN, indicando come data possibile il 28 marzo.
24 marzo 1945 - Da "Leandro" della Federazione del PCI di Imperia al comandante "Curto" [Nino
Siccardi] - Comunicava che erano 15 i rifugi segreti in cui erano stati celati i materiali ricevuti con
aviolanci alleati su Pian Rosso; che in seno al CLN di Imperia si erano formate le commissioni per l'alimentazione e per il trasporto; che i tecnici avevano chiesto un colloquio con il CLN di Cuneo, evenienza che poteva essere favorita da "Curto" stesso; che Cuneo probabilmente sarebbe stata l'unica provincia su cui quella di Imperia avrebbe potuto fare affidamento per le riserve alimentari e per i trasporti, visto che Alessandria avrebbe dovuto provvedere a Savona ed a Genova; che quelli appena riferiti erano progetti per il futuro che "servono a ribadire agli alleati-amici che il CLN di Imperia ha serie intenzioni per l'avvenire".
25 marzo 1945 - Dal comando della IV^ Brigata "Elsio Guarrini" al comando della II^ Divisione "Felice Cascione" - Comunicava che erano 15 i rifugi segreti in cui erano stati celati i materiali ricevuti a Pian Rosso [Località di Viozene, Frazione di Ormea (CN)] con l'aviolancio alleato del giorno prima.
25 marzo 1945 - Dal capo di Stato Maggiore ["Gianni Ro", Giuseppe Viani] del Comando Operativo della I^ Zona Liguria alle formazioni SAP - Affermava che per ragioni non dipendenti dal mittente non avevano "avuto un fruttuoso seguito" gli accordi raggiunti il 27 dicembre 1944 tra il comando SAP ed il Comando Operativo della I^ Zona Liguria; che, pertanto, la collaborazione operativa si sarebbe attuata con azioni dimostrative e dirette, "predeterminate con le formazioni" garibaldine che avrebbero provveduto a fornire le munizioni da usare; che la "collaborazione attiva" era in quel momento "ostacolata dalla mancanza di munizioni e armi"; che, tuttavia, potevano essere raggiunti "ottimi risultati nel campo informativo, vitale per l'attuazione della guerriglia"; che i sapisti, "svolgendo la loro normale attività", erano a stretto contatto con il nemico; che era necessario estendere a tutta la provincia la rete di informatori; che servivano notizie riguardo al nemico sulle postazioni, sulle fortificazioni, sui lavori campali, sui presidi, sui magazzini, sui movimenti; che il servizio informazioni doveva essere esteso a tutti i sapisti e non lasciato al solo SIM [Servizio Informazioni Militari]; che ad ogni squadra doveva essere assegnato un territorio; che per "il reperimento delle notizie" si era dimostrato fruttuoso il sistema adottato dalla Brigata SAP di Diano Marina, il cui commissario passava giornalmente dai suoi informatori a raccogliere le notizie; che un commissario di Brigata SAP aveva l'incarico "di vagliare le notizie ricevute vagliandone l'importanza"; che dopo il predetto vaglio le informazioni dovevano essere trasmesse ai livelli competenti delle formazioni partigiane; che era ormai vitale instaurare uno stretto collegamento tra ogni Brigata SAP con una formazione garibaldina.
25 marzo 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" al CLN provinciale di Imperia - Segnalava che i tedeschi stavano usando "tutti i mezzi possibili per ammassare il maggior quantitativo di olio possibile; pare, addirittura, che ne vogliano portare via 60.000 quintali, anche se non ci riusciranno. Tuttavia, anche se ne asportassero solo qualche quintale sarebbe un grave danno per la già provata economia della zona che non ha altre risorse". Comunicava che i tedeschi avevano avuto diversi allarmi navali e che durante la notte precedente avevano "applicato le micce alle mine". Riferiva che in un incontro con "Giorgio" [Giorgio
Olivero, comandante della Divisione "Silvio Bonfante"] era stato preso l'accordo di interrompere per brevi tratti sia la via Aurelia sia la ferrovia, ma che per motivi sconosciuti tali azioni concertate non erano state effettuate.
25 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] del CLN circondariale di Sanremo, prot. n° 496, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed alla Sezione SIM della V^ Brigata d'Assalto Garibaldi "Luigi Nuvoloni" della II^ Divisione "Felice Cascione" - Comunicava che a Baiardo, avendo messo posti di blocco e sbarramenti intorno all'accampamento, i 47 bersaglieri di guarnigione sembravano terrorizzati; che in montagna salivano spesso "Pisano" e "Rollero" [spie nemiche]; che era stata "a San Remo costituita di recente una squadra speciale composta da elementi già facenti parte delle SS tedesche in Francia: sono prevalentemente italiani e vestono con costumi da sciatori e con un fazzoletto rosso al collo. Il loro compito è quello di svolgere rastrellamenti rapidi e improvvisi: il 24 u.s. hanno arrestato ad Andagna 6 giovani e dopo averli torturati li hanno legati insieme ed uccisi con armi automatiche". Segnalava, inoltre, che "un gruppo di individui che si dice appartenente alla II^ Brigata [n.d.r.: "Nino Berio" della Divisione "Silvio Bonfante", in effetti ubicata molto più a nord-est] taglieggia le persone nei dintorni di San Remo" [...].
da documenti IsrecIm in Rocco Fava di Sanremo (IM), "
La
Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della
documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e della
Storia Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945)" -
Tomo
I, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico
1998 - 1999
Da inizio 1944, assegnato all'ArmeeAbteilung Von Zangen dell'Heeresgruppe C, l'Armee Korps LXXV ha avuto il compito di difendere l'arco alpino occidentale, anche quale Unità di pronto impiego, e fino a metà estate ha presidiato anche il Settore tra il Principato di Monaco e i territori di Imperia e Savona. Costituita il 2 agosto 1944 l'Armata Liguria, il LXXV Armee Korps ne entra a far parte con in organico la 5.Geb D (85.Reg e 100.Reg), oltre la 148.Reserve D e l'8.Geb.D. Queste ultime vengono sostituite. La prima il 22 novembre 1944 dalla 34.ID e dalla Div. Littorio che ha alle dipendenze Reparti minori, tra essi il Btg. Bassano (doc. D) e il Gr. Art. Vicenza ma non il Btg. Tirano (aggregato all'85. Reg) ambedue della Div. Monterosa, e la seconda l'11 febbraio 1945 dal grosso degli Alpini della Div. Monterosa, compresi i Servizi. La Div. San Marco, dal rimpatrio alle dipendenze dell'Armee Korps Lombardia (per sei mesi comprende anche la Div. Monterosa, impegnata in Garfagnana) ha avuto compiti di difesa costiera nel Ponente ligure senza essere schierata al Confine francese, mentre suoi Reparti hanno operato in Garfagnana Alpi Apuane (II Btg del 6.Rgt) e a Sud del Passo dell'Abetone (III Btg del 5.Rgt). La 5.Geb.D e la 34.ID hanno inserito nei Gruppi da Combattimento di prima linea Battaglioni e Gruppi di Artiglieria delle Divisioni della RSI.
39/45 MAGAZIN, Editions Heimdal, Bayeux, Normandia, n. 21, ottobre 1987