Sanremo (IM): Via Corradi |
Operavo di continuo tra la Francia e la costa italiana. Ai primi di aprile 1945 ero a Sanremo con il partigiano Salvatore Marchesi (fratello di Concetto, famoso latinista) e partecipai alla missione di spionaggio più significativa. In via Corradi, nei locali della drogheria Bronda, molto discretamente comandanti fascisti e tedeschi pianificarono la ritirata in previsione dell'imminente avanzata degli alleati. In una stanza attigua io e il Marchesi ascoltammo tutto. I capi fascisti chiesero insistentemente ai tedeschi di potersi ritirare per primi, così che, in caso fossero stati attaccati, i tedeschi avrebbero potuto scatenare la rappresaglia. Scopo della operazione era di indurre i partigiani a non ostacolare la ritirata dei fascisti per paura dei tedeschi. Per l'ennesima volta mi imbarcai a Vallecrosia per Le Petit Rocher, per mettere al corrente il comando alleato.
28 marzo 1945 - Da "Pantera" [Luigi Massabò, vice comandante della VI^ Divisione "Silvio Bonfante"] al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava che forse la spia "Carletto" era rimasta misteriosamente uccisa ad Albenga...
29 marzo 1945 - Da "Boris" [Gustavo Berio, vice commissario della VI^ Divisione "Silvio Bonfante"] al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" Comunicava che aveva processato due ragazzi inviati dalla Brigata Nera di Albenga; che il primo era stato fucilato; che il secondo, dissociatosi dalla missione di cui era stato incaricato, era stato aggregato alla formazione di "Fra Diavolo". Aggiungeva che la puntata tedesca tra San Calogero ed Ortovero fosse stata organizzata per recuperare la salma della spia di Ortovero, Richero.
29 marzo 1945 - Da "Dario" [Ottavio Cepollini] alla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava, in riferimento alla lettera del SIM prot. n° 107 del 21 marzo 1945, che la signora Scialdema era "partita per ignota destinazione"; che si stava praticando "una stretta sorveglianza" sulla signora Maria Raffaello; che si sarebbe "provveduto a fare collaborare l'ex dottore delle bande nere" già catturato dai garibaldini...
30 marzo 1945 - Da "K. 20" alla Sezione SIM [responsabile "Livio", Ugo Vitali] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Avvertiva che "in Diano Marina presso l'Albergo Edoardo si trovano 16 soldati, tra cui un ufficiale, con 12 moschetti e 4 mitra. Alla Prefettura di Imperia si trova una donna che funge da interprete: risulta facilmente corruttibile dal punto di vista sentimentale. Da Imperia il fratello di 'Pantera' [Luigi Massabò, vice comandante della VI^ Divisione "Silvio Bonfante"] comunica 5 nomi di spie che lavorano per le bande nere".
1 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 123, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della VI^ Divisione - Segnalava, rispetto al corso, di cui aveva già fatto cenno in un precedente rapporto, per la preparazione delle spie, istituito dalla Gestapo, che il medesimo era iniziato a metà marzo 1945, diretto dal capitano Maranzano; che partecipavano al corso Antonio Bracco, Gennaro Iacobone e Marchetti; che gli idonei al corso si sarebbero, poi, dovuti infiltrare nell'esercito alleato e prendere collegamenti con i tedeschi già insinuatisi in quelle file. ...
1 aprile 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 123 bis, al comando della VI^ Divisione ed al CLN di Alassio (SV) - Segnalava che il comando del Fascio Repubblicano era in possesso di un elenco di partigiani, consegnato dal maresciallo Gargano alle autorità repubblichine di P.S. e poi al Fascio e forniva i 29 nomi dei mentovati partigiani perché il CLN potesse avvertirli.
1 aprile 1945 - Da "Livio" [Ugo Vitali] responsabile S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della VI^ Divisione - Riferiva che ad Andora (SV) erano giunti 5 uomini, di cui forniva descrizioni fisiche e nomi, con il compito di indagare sui patrioti; trasmetteva le parole d'ordine del nemico valide per tutta la Liguria dal 1° al 16 aprile; comunicava i nomi di 3 soldati ricercati dai repubblichini in quanto disertori; avvertiva che due individui, appartenenti alle Brigate Nere e che parlavano bene francese, inglese e tedesco, erano partiti per la montagna con lo scopo di infiltrarsi tra i partigiani.
3 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. della VI^ Divisione, prot. n° 126, al comando della VI^ Divisione - Si segnalava l'individuazione della spia Rina Boero a Gazzo [Frazione di Erli (SV)].
7 aprile 1945 - Dal Comando della I^ Zona Operativa Liguria a "Gori" [Domenico Simi, comandante del III° Battaglione "Candido Queirolo" della V^ Brigata "Luigi Nuvoloni" della II^ Divisione "Felice Cascione"] - Il comandante "Gori" veniva invitato ad inviare a Genova a "Simon" [Carlo Farini, già ispettore della I^ Zona Operativa Liguria] una nota dettagliata ed obiettiva sul signor Bianchi, su cui si stava indagando da parte dello stesso Comando...
13 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della II^ Divisione "Felice Cascione" al comando della I^ Zona Operativa Liguria ed al comando della II^ Divisione - Segnalava che l'ex garibaldino "Martellini", dopo essere stato arrestato dal nemico, "marcia in divisa da milite e mascherato" ed aveva anche l'incarico di trarre in trappola molti partigiani con l'invio di false lettere.
16 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" [comandante "Mancen", Massimo Gismondi, vice comandante "Gordon", Germano Belgrano, commissario "Federico", Federico Sibilla, vice commissario "Loris", Carlino Carli] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione - Inviava i documenti di Ivo Panzani e di Francesco Idda, uccisi, durante un tentativo di fuga, da partigiani del Distaccamento "Giovanni Garbagnati".