|
Borghetto d'Arroscia (IM) - Fonte: Wikipedia |
26 marzo 1945 - Dal Comando Operativo [comandante "
Curto", Nino
Siccardi] della I^ Zona Liguria al comando [comandante "
Giorgio", Giorgio
Olivero] della Divisione "Silvio
Bonfante" - Comunicava che per ordine del Comando Militare Unificato Regionale [
CMURL] la Divisione veniva rinominata "VI^ Divisione d'assalto Garibaldi Silvio Bonfante" e chiedeva notizie sull'imminente riunione tra CLN e garibaldini.
2 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della II^ Brigata "Nino Berio" della VI^ Divisione "Silvio
Bonfante" al comando della VI^ Divisione - Nella relazione si affermava che nella notte precedente i soldati tedeschi avevano interrotto la strada in Località Fontana Calda tra Martinetto e Castelbianco (SV)...
3 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. della VI^ Divisione, prot. n° 126,
al comando della VI^ Divisione - Si segnalava l'individuazione della spia Rina Boero a Gazzo [Frazione di Erli (SV)].
4 aprile 1945 - Dal capo di Stato Maggiore [Ramon, Raymond Rosso] della VI^ Divisione, prot. n° 23, al comando della VI^ Divisione -
Comunicava le modalità di un riuscito lancio alleato: udito il
messaggio radio, il giorno 2 alle ore 14.30 si era diretto ad Alto (CN),
una volta avvertito Fernandel [Mario Gennari, comandante della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della VI^ Divisione]; aveva fatto stanziare gli uomini a Passo San Giacomo. Alle 21 vennero
accesi i fuochi. Dopo il transito di 5 aerei, era passato quello giusto,
dal quale, ricevuto il segnale Morse, si era proceduto al lancio. Nella
nebbia una luce improvvisa faceva scattare l'allarme tra i partigiani. Ramon
aveva poi dato l'ordine di caricare in fretta i muli con gli Sten ed i Bren
e le relative munizioni. Alle ore 24 il campo era completamente
sgombero. Ramon concludeva chiedendo, data la penuria di armi e di munizioni, chiarimenti circa i successivi lanci.
5 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 310, al comando della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Emanate disposizioni per un nuovo lancio e per la condivisione, con la II^ Brigata "Nino Berio", del materiale ricevuto. 6 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione
"Silvio Bonfante" al Comando Operativo della I^ Zona Liguria -
Comunicava l'elenco del materiale ricevuto con il 3° lancio alleato,
avvenuto [a Pian Rosso] nella stessa data, materiale in cui figuravano
soprattutto 18 Sten con 8000 munizioni, 2 lanciagranate con 28
munizioni, diversi capi d'abbigliamento.
7 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 358, ai comandi della I^ Brigata "Silvano Belgrano", della II^ Brigata "Nino Berio" e della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Disponeva che i comandi in indirizzo inviassero con sollecitudine le relazioni sulle ultime azioni effettuate, indicando le perdite proprie e del nemico, il bottino di guerra, il numero dei prigionieri fatti; che venissero attivate con mezzi di fortuna le linee telefoniche per mantenere i collegamenti con il comando della Divisione; che tutto il materiale bellico, e quello ricevuto con i lanci alleati, doveva essere catalogato e nascosto, se non utlizzato, in luogo sicuro.
7 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" ai comandi del Distaccamento "Franco Piacentini" e del Distaccamento "Angiolino Viani" - Avvertiva che erano da poco transitati da San Damiano, diretti a Testico, 20 tedeschi, per cui occorreva aumentare la sorveglianza.
8 aprile 1945 - Dalla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 128, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della VI^ Divisione - Comunicava il miglioramento recente del SIM e che "Giglio" e "Violetta" erano due elementi "su cui si può fare affidamento".
8 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione - Comunicava che ad Andora (SV) erano arrivati 5 individui che risultavano essere spie e che da Capo Mele ad Albenga vi erano 120 nemici, di cui 30 in convalescenza. Aggiungeva le parole d'ordine del nemico in vigore dal 1° al 16 aprile.
9 aprile 1945 - Dal comando del Distaccamento "Elio Castellari" al comando della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della VI^ Divisione - Avvertiva che la signora Giulia Capetti, il cui marito era ancora nelle mani dei tedeschi (la consorte gli avrebbe detto di "arrangiarsi") era stata posta in libertà dalla gendarmeria di Albenga (SV) a condizione di contribuire a fare arrestare il garibaldino Cimitero.
10 aprile 1945 - Da K 20, prot. n° 13, al S.I.M. della VI^ Divisione - Segnalava che "l'allarme sbarco continua ma rispetto al periodo dal 2 al 5 aprile i tedeschi non sono più tutti nei camminamenti e nelle postazioni; a Diano Marina è quasi ultimato il lavoro di sbarramento anticarro sulla discesa del ponte San Pietro: ci sono 6 buche ciascuna con 2 tronchi di binario che occupano i 3/5 della larghezza della strada; i binari sporgono inclinati per 90 cm. Nella parte della strada ancora transitabile ci sono 4 buche riempite con un getto di cemento che ha un foro quadrato nel centro".
14 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione, prot. n° 285, a
l comando della III^ Brigata - Venivano date diverse indicazioni: schierarsi lungo la Val Lerrone ed a Testico; dare massimo impulso alle azioni di disturbo; previo accordo con Nello [Nello Bonsignorio, intendente della I^ Brigata "Silvano Belgrano"] fare brillare il ponte di Cesio (IM); sabotare binari e fare saltare la galleria della ferrovia.
11 aprile 1945 - Dal comando del Distaccamento "Silvio Torcello" della III^ Brigata "Libero Briganti" [II^ Zona Operativa Liguria] al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava la necessità di un bombardamento in una località a 7 km. da Finale Ligure (SV), in cui erano dislocati circa 1.000 uomini ben equipaggiati, anche di armi pesanti, che in quella zona la popolazione appoggiava in gran parte la repubblica sociale e che le forze nemiche che presidiavano Bardineto (SV) e Calizzano (IM) [in Val Bormida] da alcuni giorni avevano abbandonato quei paesi.
13 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando del Distaccamento "Franco Piacentini" - Comunicava che per ordine del comando di Divisione doveva essere eseguita la condanna dei due agenti di P.S. catturati.
13 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" ai comandi dei Distaccamenti dipendenti - Indicava, essendo prevedibile, dopo l'arrivo di molti nemici a Molino Nuovo di Andora, un rastrellamento per il giorno dopo, i movimenti da effettuare e le posizioni da raggiungere da parte dei Distaccamenti.
15 aprile 1945 - Dal commissario [
Mario, Carlo De Lucis] della VI^ Divisione al comando della VI^ Divisione - Informava che: "
... Cimitero [Bruno Schivo]
ha attaccato il 4 aprile i tedeschi a Borghetto d'Arroscia: si parla di 4 morti e 6 feriti; Basco [Giacomo Ardissone]
non è intenzionato a lasciare il Battaglione 'Turbine'"; Osvaldo [Osvaldo Contestabile, commissario della costituenda IV^
Brigata "Domenico Arnera", già Brigata "Val Tanaro"]
, che è guarito, probabilmente rientrerà in formazione; Fra Diavolo [Giuseppe Garibaldi, comandante della IV^ Brigata, già a capo nell'autunno 1943 di un piccolo gruppo partigiano in Cipressa (IM)]
ha attaccato nei giorni scorsi una macchina tedesca
ferendo un tenente colonnello: la formazione colà stanziata funziona
bene e continua ad arruolare nuovi volontari...".
16 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla formazione garibaldina in Val Tanaro - Comunicava che "
Fra Diavolo" [Giuseppe Garibaldi] era nominato comandante - commissario "Lello" [Raffaele Nante], responsabile politico "Barba" - della Brigata "Val Tanaro", dalla quale dovevano ormai dipendere il I° Distaccamento "Mario Longhi" con comandante "
Franco" [Franco Bonello] e commissario "Romolo" [Romolo Gandolfo], il II° Distaccamento "Giuseppe Maccanò" con comandante "Arturo", il III° Distaccamento "Ormea", nome dato spontaneamente dai garibaldini che lo componevano, con comandante "King Kong" [Secondo Bottero] e con commissario un partigiano designato da "Lello", il IV° Distaccamento "Garessio" i cui uomini dovevano eleggere il proprio comandante ed il proprio commissario, che i 4 Distaccamenti dovevano "inviare rapportini giornalieri", che la formazione "Val Tanaro" doveva stabilire contatti con il comando della VI^ Divisione tramite la II^ Brigata "Nino Berio".
17 aprile 1945 - Dal comando della II^ Brigata "Nino Berio" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla "formazione in Val Tanaro" [non era ancora stata ufficializzata la IV^ Brigata "Domenico Arnera"] - Chiedeva la presenza del comandante "Fra Diavolo" [Giuseppe Garibaldi] ad una riunione ad Alto per discutere un piano con "Basco" [anche "Blasco", Giacomo Ardissone, vice comandante della II^ Brigata].
17 aprile 1945 - Da "Lola" alla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava che nella notte, presso Capo Mele, dai partigiani era stato ucciso un maresciallo tedesco e ferito un soldato e che al momento non era ancora stata eseguita alcuna rappresaglia contro la popolazione.
18 aprile 1945 - Dal comando della Divisione "Silvio Bonfante" al comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" - Ordine di inviare una squadra presso
Martinengo [Eraldo
Hanau, comandante della 13^ Brigata 'autonoma' Val Tanaro del gruppo divisioni alpine guidato dal maggiore Enrico
Martini 'Mauri'], con cui erano già stati presi accordi, per ritirare alcune migliaia di munizioni per mitragliatori St. Etienne.
19 aprile 1945 - Dal comando del Distaccamento "Igino Rainis" al comando della II^ Brigata "Nino Berio" - Relazionava che sulla strada per Calderara [comune di Pieve di Teco (IM)] una squadra di 4 uomini del Distaccamento aveva attaccato un carro tedesco, uccidendo 2 soldati e ferendone un altro, ma che, mentre si tentava di recuperare il materiale nemico, i partigiani venivano disturbati da 30 tedeschi nel frattempo sopraggiunti, riuscendo, tuttavia a sganciarsi.
20 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 308, al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Riferiva dell'azione del 14 aprile da parte del Distaccamento "Filippo Airaldi" [II^ Brigata "Nino Berio"] a Borghetto d'Arroscia, delle due azioni del 16 nei pressi di Barche ed in Località Perinetti, dei due episodi del 18 accaduti rispettivamente nei pressi di Garlenda (SV) e vicino ad Oneglia.
20 aprile 1945 - Dal comando della II^ Divisione, prot. n° 311, al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Segnalava che "il 18 u.s. è avvenuto un lancio di cui si fornisce l'elenco del materiale ricevuto: 1 mitragliatrice Breda, 9 Sten, 2 Bren e 23 sacchetti di plastico".
23 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione, prot. n° 324, al
Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Comunicava che il 15 aprile i garibaldini del Distaccamento "Elio Castellari" della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" avevano attaccato una colonna tedesca mentre si trasferiva da Garlenda ad Albenga (SV) e che il 16 aprile una squadra dello stesso Distaccamento aveva aperto il fuoco contro alcuni tedeschi che si spostavano con 4 carri, ferendo 4 militari e 2 cavalli.
23 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione, prot. n° 328, al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Segnalava che "
il 22 u.s. alle 19.30 una pattuglia del Distaccamento "Angiolino Viani" [della I^ Brigata "Silvano Belgrano"]
al comando del commissario Verrina [Angelo Spilla]
attaccava 3 soldati repubblichini, uccidendone due e catturandone uno".
23 aprile 1945 - Da "
Boris" [Gustavo Berio, vice commissario della VI^ Divisione "Silvio Bonfante"] al comando della VI^ Divisione - Scriveva che "Frà Diavolo
ha effettivamente 150 uomini... la val Tanaro è completamente nostra politicamente, lo deve essere anche militarmente".
23 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione, prot. n° 330, al
Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalava che in pari data era giunto presso quel comando il capitano
Bartali [Giovanni Bortoluzzi, già a capo a settembre 1943 di una prima banda di
partigiani in Località Vadino di Albenga (IM), poi dirigente sapista in
quella zona, capo missione della VI^ Divisione “Silvio Bonfante” presso
gli Alleati, vicecapo della Missione Alleata nella I^ Zona nei giorni
della Liberazione] della
Missione Alleata.
24 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 340, al comando della formazione "Val Tanaro" - Comunicava la nuova denominazione della formazione, IV^ Brigata "Domenico Arnera".
22
maggio 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al
Comando Operativo della I^ Zona Liguria
ed al capo
della Missione Alleata [capitano Robert
Bentley] - Si inviava una relazione sulle azioni effettuate dalla VI^
Divisione nel mese di aprile 1945:
|
Il Distaccamento "Giovanni Garbagnati" entra alla Liberazione in Imperia |
22 maggio 1945 - Dal comando della VI^ Divisione al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al Capo della Missione Alleata [capitano Robert Bentley] - Relazione sulle azioni effettuate dalla VI^ Divisione nel mese di aprile 1945: "Il 1° aprile al comando di "Tamara" una squadra del Distaccamento "Igino Rainis" [del Battaglione "Ugo Calderoni" della II^ Brigata "Nino Berio"] uccideva in un'imboscata 4 soldati tedeschi a Garessio; il giorno 4 "
Cimitero" [Bruno Schivo, capo di una squadra del Distaccamento "Filippo Airaldi" del Battaglione "Ugo Calderoni" della II^ Brigata "Nino Berio"] ed i suoi uomini avevano attaccato dei tedeschi a Borghetto d'Arroscia, facendo 4 morti e 6 feriti; il giorno 7 il Distaccamento
"Giovanni
Garbagnati" [comandato da
Stalin, Franco Bianchi] della I^ Brigata "Silvano Belgrano"catturava ed uccideva 2 soldati della RSI ed una SS
tedesca; il giorno 10 tre garibaldini dell'Intendenza, cercando di
recuperare delle armi, uccidevano un maresciallo nemico; il giorno 11 il Distaccamento "Giovanni Garbagnati" uccideva a Villa Faraldi (IM) in un agguato 6
tedeschi; il giorno 16 una squadra del Distaccamento "Marco Agnese" della I^ Brigata uccideva 2
soldati della Brigata Nera presso Diano San
Pietro (IM); nello stesso giorno una squadra del Distaccamento "Costante Brando"
della II^ Brigata "Nino Berio" attaccava in località Perinetti, Frazione di Vessalico (IM), 70 tedeschi
uccidendone 3, mentre parte del Distaccamento "Filippo Airaldi" della II^ Brigata presso Borghetto
d'Arroscia (IM) attaccava 25 tedeschi uccidendone 4; il giorno 17 una squadra del Distaccamento "Angiolino Viani"
della I^ Brigata attaccava ed uccideva sulla Via Aurelia 2 tedeschi recuperando 1 fucile ta-pum ed 1 pistola; nello stesso giorno una squadra del Distaccamento
"Giannino Bortolotti" della II^ Brigata attaccava una pattuglia nemica, uccidendo 2 tedeschi, una
collaboratrice ed 1 cavallo; 3 garibaldini del Comando Operativo
della I^ Zona Liguria catturavano "
2 cacciatori degli Appennini"; una squadra del Distaccamento "Filippo Airaldi" della II^ Brigata attaccava sulla
strada n° 28 bis (Albenga-Pieve di Teco) un carro tedesco uccidendo 1 soldato e ferendone 3; il giorno 18 un Distaccamento della IV^ Brigata "Domenico Arnera" applicava una
bomba a calamita su un autocarro tedesco; nel medesimo giorno ad Arnasco (SV) una squadra del Distaccamento "Filippo Airaldi" catturava ed uccideva 4 tedeschi;
sempre il giorno 18 il capo di Stato Maggiore della Divisione Raymond
Ramon Rosso
uccideva un capitano tedesco ad Albenga (SV); una squadra del Distaccamento "Marco Agnese" attaccava a Garlenda (SV) una colonna tedesca causando 3
morti; una squadra del Distaccamento "Angelo Viani" attaccava il posto di blocco nemico di
Molino Nuovo, Frazione di Andora (SV), causando alcune perdite tra i
nemici; una squadra del Distaccamento "Igino Rainis" della II^ Brigata a Calderara, Frazione di Pieve di Teco
(IM) uccideva in combattimento 2 tedeschi; il giorno 19 una squadra del Distaccamento "Costante Brando" della II^ Brigata attaccava con pezzi da 75 mm. una colonna tedesca presso
Zuccarello (SV); a Nasagò, Frazione di Ormea (CN), una squadra del Distaccamento "Italo Ghirardi" della IV^ Brigata mitragliava una macchina tedesca causando 2 morti; una squadra
del Distaccamento "Mario Longhi" della IV^ Brigata "Domenico Arnera" sempre a Nasagò, Frazione di Ormea (CN), uccideva un tenente colonnello
tedesco; il giorno 20 il capo di S.M. della I^ Brigata Giorgio
Cis Alpron fece, con
una squadra del Distaccamento "Marco Agnese", saltare 7 metri di strada nei pressi di
Garlenda (SV); il capo squadra Carlo
Moschin Mosca assaltava con 3 garibaldini una macchina
tedesca, che per sfuggire all'attacco finiva su una mina causando 2
morti; il giorno 21 una squadra del Distaccamento "Giorgio Carrara" prelevava a Garessio (CN) 2 marescialli tedeschi che finivano in seguito fucilati...
da documenti IsrecIm in
Rocco Fava di Sanremo (IM),
La
Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della
documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945) - Tomo
II, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico
1998-1999
...
il tradimento dell'ex-garibaldino austriaco Jakob Unkelbach che fu
tra le cause dell'eccidio di Testico-Poggio Bottaro del 15 aprile
1945...
Rocco Fava, Op. cit. - Tomo I
Approssimandosi la fine della guerra le formazioni partigiane della I^ Zona Operativa Liguria perfezionarono i collegamenti tra le Divisioni ed il Comando Operativo di Zona, incaricando il capitano
Bartali [Giovanni Bortoluzzi, già a capo a settembre 1943 di una prima banda di
partigiani in Località Vadino di Albenga (IM), poi dirigente sapista in
quella zona, capo missione della VI^ Divisione “Silvio Bonfante” presso
gli Alleati, vicecapo della Missione Alleata nella I^ Zona nei giorni
della Liberazione] di tenere i contatti. Il comando della VI^ Divisione stilò una lista di 35 combattenti che avrebbero potuto essere impiegati in diversi incarichi amministrativi...
Rocco Fava,
Op. cit. - Tomo I
[...] Intorno al 24 di aprile 1945 i tedeschi minavano i ponti di Cisano [sul Neva (SV)], Martinetto [Frazione di Zuccarello (SV)] e dintorni per farli saltare dopo la loro ritirata verso Garessio. [...] l'iniziativa dissuasiva
sapista era sufficiente a far desistere i teutonici dal far brillare i ponti già minati. Tra i
sapisti autori della sparatoria dissuasiva c'erano i fratelli De Santi, i fratelli Soldati e Beppe Scola... Il giovane
sapista Mario Ardissone (
Imperia) il 24 aprile 1945 era incaricato di andare sopra Vendone [(SV)] per avvisare la banda
Mingo di scendere per l'occupazione. A Castelbianco [(SV)] incontrava un certo
Muciacin che, aggregandosi, portava in dote una padellata di frittelle. Per raggiungere felicemente la meta passavano per l'impervia strada dei monti... Martedì 25 aprile 1945 il Distaccamento [della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della VI^ Divisione
)] di
Domatore [Domenico Trincheri] appoggiato dai ragazzi della SAP di Garlenda, tra cui Santino Simone e Orazio
Tom Castellaro, attaccava il posto di blocco tedesco di Coasco [Frazione di Villanova di Albenga (SV)], ingaggiando un intenso scontro a fuoco che induceva gli avversari a sgombrare la posizione e battere in ritirata.
Francesco Biga in
Francesco Biga e
Ferruccio Iebole (a cura di Vittorio Detassis),
Storia della Resistenza Imperiese (I^ Zona Liguria) -
vol. V, Ed.
Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, 2016
|
Alassio (SV)
|
Nel dicembre 1944 viene formata la VI Brigata Garibaldi mentre la I^ Brigata «S. Belgrano» è ristrutturata in Divisione e prende il nome del Martire «Silvio Bonfante».
Compongono questa nuova unità tre Brigate: la «Belgrano», la «Berio» e la «Bacigalupo».
Mentre la «Belgrano» opera nell'entroterra di Diano Marina e Andora, le due altre sono dislocate nelle vallate dell'Albenganese ed a monte di Capo Mele, Laigueglia, Alassio.
Dai diari della Divisione stralciamo alcuni dati riguardanti l'attività dei vari distaccamenti nell'ambito della nostra provincia [n.d.r.: quella di Savona], riferentisi dal gennaio all'aprile 1945.
14.1.1945: Una squadra del Dist. «F. Airaldi» al comando di «Cimitero» tende imboscate a pattuglie nemiche nei pressi di Leca.
20-28.1.1945: Tre battaglioni della Monte Rosa e quattro compagnie tedesche occupano molte posizioni chiave e iniziano sistematici rastrellamenti nelle valli dell'albenganese.
I partigiani impegnano il nemico in reiterati scontri e li attendono al varco attaccandoli durante gli spostamenti. La loro azione è infine costretta a ridursi a causa della scarsità di munizioni.
Il nemico riesce a insediarsi nell'intera Valle Pennavaria, in Valle Lerrone e nella Valle di Andora.
Violentissimi scontri hanno ancora luogo a Bosco, a Degolla, a Ubaghetta e ad Alto.
20.1.1945: Ad Onzo e in altre località viciniori i rastrellamenti impegnano pattuglie partigiane. Da entrambe le parti vi sono perdite.
9.2.1945: parte del Distaccamento «G. Catter» in missione nei pressi di Cerisola, si scontra con forze armate tedesche e le impegna a lungo infliggendo morti e feriti.
13.3.1945: alle ore 22,30 la Div. Bonfante riceve il primo aviolancio alleato. E' il Dist. «G. Catter» che predispone il campo e recupera il materiale paracadutato.
27.3.1945: oltre 200 tedeschi irrompono improvvisamente nella zona di Troasta condotti da una spia del luogo e accerchiano una squadra del Dist. «M. Agnese». Malgrado la strenua resistenza i partigiani vengono sopraffati dal numero. Il comandante Trucco ed altri garibaldini cadono crivellati dai colpi. Dieci superstiti si difendono fino all'ultimo colpo, quindi vengono catturati. Saranno trucidati barbaramente a Pieve di Teco il 28 di Marzo. «Uccidetemi i miei compagni mi vendicheranno. Non vi dirò mai niente; siete dei vigliacchi» con queste parole risponde a chi lo interroga il giovanissimo patriota (14 anni) Roberto Di Ferro (1).
16.4.1945: squadre del Dist. «E. Castellari» attaccano carri tedeschi fra Garlenda e Albenga infliggendo sensibili perdite.
17.4.1945: elementi del Dist. «G. Bortolotti» con il mitragliere «Spazzetta» colgono di sorpresa salmerie nemiche nei dintorni di Zuccarello. Il nemico lascia sul terreno alcuni morti, i superstiti si danno alla fuga.
18.4.1945: ancora il Dist. «G. Bortolotti» entra in azione sulla statale 28 bis contro mezzi da trasporto tedeschi e infligge altre perdite al nemico.
18.4.1945: squadre dell'«Airaldi» attaccano truppe e mezzi nemici in movimento nei pressi di Leca e di Arnasco. Le perdite inflitte sono sensibili, malgrado la violenta reazione avversaria.
Anche il Dist. «Agnese» si distingue in un'azione contro una numerosa colonna tedesca in movimento presso Garlenda. Il nemico preso sotto un preciso fuoco si disperde ritirandosi. Sul terreno rimangono morti, feriti e materiale vario.
18-20.4.1945: il Capo di S.M. della Divisione e quello della I^ Brigata con alcuni volontari del Dist. «Agnese» attaccano ad Albenga ufficiali e automezzi tedeschi. Un'autovettura viene distrutta da una mina posta sulla strada dai garibaldini: i 9 occupanti rimangono feriti o uccisi.(1) La motivazione con la quale è stata concessa a Roberto Di Ferro cl. 1930 dice: “...esaurite le munizioni, veniva catturato e
condotto dinanzi ad un giudice tedesco. Benché schiaffeggiato e
minacciato di terribili torture, si manteneva fiero e sereno non
paventando le barbare atrocità dell’oppressore. Le sue labbra serrate in
un tenace e sprezzante silenzio, nulla rivelarono che potesse nuocere
ai compagni di fede ed alla causa tanto amata. Condannato a morte
rispondeva: «Uccidetemi, i miei compagni mi vendicheranno». La brutale
rabbia nemica stroncava la sua giovane esistenza interamente dedicata
alla liberazione della Patria. Magnifico esempio di valore e di
giovanile virtù” - Pieve di Teco - 28 marzo 1945
Rodolfo Badarello - Enrico De Vincenzi, Savona insorge, Ars Graphica, Savona, Terza edizione, 1978
Con lettera circolare del 16 dicembre 1946 destinata probabilmente a tutti i membri dell’Assemblea Costituente, il Vicepresidente, on. Giovanni Conti, in qualità di Presidente della Commissione di Vigilanza della Biblioteca della Camera dei Deputati, chiese materiale sulla Resistenza da inviare alla Biblioteca stessa. Si riteneva, evidentemente, che l’Assemblea Costituente dovesse custodire memoria della lotta antifascista, bilanciando, in qualche modo, le collezioni della Biblioteca che erano espressione del regime fascista ed erano state oggetto di pubblicazioni bibliografiche e celebrative.
Da questa circolare è nata una piccola collezione - oggetto di questo inventario - costituita da tre buste con i seguenti contenuti:
- Un gruppo di materiali provenienti dal Comando generale del Corpo volontari della libertà, Ufficio stralcio e Archivio storico, consistenti in bollettini, notiziari, stampa clandestina e il diario della «VI Divisione d'assalto Garibaldi “S. Bonfante”»
[...] Fascicolo 5 "VI^ Divisione d'assalto Garibaldi "S. Bonfante"
Diario storico - giugno 1944-28 aprile 1945"
Autore: VI Divisione d'assalto Garibaldi "S. Bonfante"
Estremi cronologici: Giugno 1944 - 28/04/1945
Numero di carte: 107 (1 documento)
Il fascicolo contiene:
Fogli dattiloscritti con titolo Diario storico. Il diario consta di 78 pagine e 29 allegati. Nella prefazione le origini della Divisione e il raggio d’azione, negli allegati anche le perdite subite. [...]
Redazione, Carte sulla Resistenza, Biblioteca della Camera dei Deputati, Inventario, Ottobre 2017