Cipressa (IM): Torre dei Marmi |
Imperia.
Il 26 gennaio u.s. il Comando Provinciale della G.N.R. di Imperia denunciava al tribunale speciale per la difesa dello Stato 17 persone, tutte in istato di arresto, imputate di appartenenza ad associazione antinazionale e di approvvigionamento di bande fuori-legge.
Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana del giorno 4 marzo 1944, p. 16. Fonte: Fondazione Luigi Micheletti
Cartolina franchigia Feldpost [indirizzata a Sanremo] con l'annullo muto di Heuberg (manoscritto) del 17.12.43 e bollo di reparto del campo. Nel testo il mittente scrive: "Sono incorporato nel nuovo esercito repubblicano reparto milizia…". Fonte: il postalista |
Fantini Giorgio: nato a Bologna il 7 marzo 1923, milite del Raggruppamento Cacciatori degli Appennini.
Interrogatorio dell’1.11.1945: Mi sono arruolato volontariamente nella GNR il 7.10.43 quando mi presentai a Crema presso il Comando Cacciatori degli Appennini. A Crema rimasi due mesi in caserma ove si faceva solo servizio di guardia in caserma. Dopo venni trasferito a Ceva (CN) rimanendovi circa 15 giorni e poi trasferito a Millesimo dando il cambio agli altri che stavano lì di presidio, rimanendovi circa due mesi. Comandante il battaglione era il Maggiore Rosa di Venezia, comandante della compagnia era il Capitano Baricchi Adriano di Firenze, altri ufficiali della compagnia erano il Ten. Ranza, il Ten. Cazzardo ed il Ten. Mura di Como. In questi due mesi abbiamo fatto soltanto servizio di presidio. Rientrati a Ceva verso la fine di febbraio [1944] rimanemmo circa 15 giorni. Poi con la compagnia del Capitano Baricchi fummo trasferiti a Montalto Ligure: il nostro compito era quello di fare delle puntate nei dintorni ed in dette puntate una volta siamo stati attaccati dai partigiani al che noi reagimmo per qualche tempo e poi ci sganciammo. In dette puntate si provvedeva a requisire delle merci. Verso la fine di aprile siamo rientrati a Ceva [...]
Leonardo Sandri, Processo ai fascisti: una documentazione, Vol. 9 - Liguria: Imperia - Savona - La Spezia, StreetLib, Milano, 2019
Ospedaletti (IM): un tratto di pista ciclopedonale, realizzata sul preesistente tracciato della linea ferroviaria |
Ermanno Durante, Questore di Imperia, Relazione settimanale sulla situazione economica e politica della Provincia di Imperia, Al Capo della Polizia - Maderno, 22 maggio 1944. Documento <MI DGPS DAGR RSI 1943-45 busta n° 4> dell'Archivio Centrale dello Stato di Roma
Daniel Degli Esposti, Episodio del Poligono del Cibeno, Fossoli, Carpi, 12.07.1944, Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia
L'11 corrente, alle ore 13, in Cantalupo, alcuni banditi catturarono il fascista repubblicano prof. Giuseppe Pisano, conducendolo seco per ignota destinazione.
Il mattino dell'11 corrente, in località Rocca Cruaria del comune di Ospedaletti elementi della G.N.R. rinvennero il cadavere del milite Donato Pesenti, appartenente alla 2^ compagnia ausiliaria e in servizio provvisorio al distaccamento di Pigna, presentante una ferita prodotta con arma da fuoco. In corso indagini.
Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana del giorno 21 giugno 1944, p. 21. Fonte: Fondazione Luigi Micheletti
Molini di Triora e Triora sono state distrutte dalla viltà tedesca e la popolazione è rifugiata nei boschi [...]
12 luglio
Mancano una decina di uomini di Sanremo che erano andati lassù per affari; sebbene le loro famiglie abbiano fatto ogni ricerca tutto finora è stato vano.
15 luglio
I soldati tedeschi vendono a prezzi irrisori la merce rubata nei paesi saccheggiati. La Villa Emma presso il Miramare è il luogo dove viene portata e venduta tutta la refurtiva. Oggetti nuovi di valore, indumenti, cose d'arredamento, tutto viene svenduto. Quello che più ci rattrista è che ci sia della gente che abbia il coraggio di comperarla pur sapendo perfettamente quale provenienza abbia. Questi poi la rivenderanno a borsa nera, come già successo, guadagnandosi denari alle spalle di quella disgraziata popolazione.
[n.d.r.: dal diario di una ragazza rimasta ignota, figlia di albergatori di Sanremo]
Renato Tavanti, Sanremo. "Nido di vipere". Piccola cronaca di guerra. Volume terzo, Atene Edizioni, 2006
Giorgio Caudano, Gli eroi sono tutti giovani e belli. I caduti della Lotta di Liberazione. I^ Zona Liguria, ed. in pr., 2020[ n.d.r.: altri lavori di Giorgio Caudano: Marco Cassini e Giorgio Caudano, Bordighera al tempo di Bicknell e Monet, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Bordighera, 2021; Giorgio Caudano, L'immagine ritrovata. Ventimiglia e dintorni nei dipinti dell'Ottocento e primo Novecento, Alzani Editore, 2021; La libera Repubblica di Pigna. Parentesi di democrazia (29 agosto 1944 - 8 ottobre 1944) (a cura di) Paolo Veziano con il contributo di Giorgio Caudano e di Graziano Mamone), Comune di Pigna, IsrecIm, Fusta Editore, 2020; Giorgio Caudano, Dal Mare alla Trincea... memorie di uomini, BB Europa, Cuneo, 2019; Silvia Alborno, Gisella Merello, Marco Farotto, Marco Cassini, Giorgio Caudano, Franck Vigliani, curatori della mostra Claude Monet, ritorno in Riviera, catalogo a cura di Aldo Herlaut, Silvana Editoriale, Milano 2019; La Magnifica Invenzione. I pionieri della fotografia in Val Nervia 1865-1925, a cura di Marco Cassini e Giorgio Caudano, Istituto Internazionale di Studi Liguri, Bordighera, 2016; Giorgio Caudano, Pigna. Storia di un paese, Edito dall'Autore, 2016 ]
Leonardo Sandri, Op. cit.
[...] Non avendo riscontrato nulla di anormale disposi che quattro uomini con il mitra perlustrassero [...]
Come calcolato coloro che avevano sparato rimasero chiusi nella cerchia ed erano precisamente militi dell G.N.R. in servizio di pattuglia i quali per giustificarsi asserirono aver veduto muovere qualcheduno ed aprirono quindi il fuoco senza intimare il chivalà né l'altolà.
Da ciò ritengo necessario, a scanso di sgradevoli incidenti, richiamare l'attenzione della G.N.R. sul come si svolge il servizio di pattuglia e sulle formule di rito prima di aprire il fuoco.
Il capo pattuglia, Paolo Borea
S.Remo lì 30.11.44 - XXIII
Visto: il Comandante, Mangano
30 novembre 1944 - XXIII. Ore 20,30. Una telefonata del I° Capitano Medico Panizzi Francesco (Villa Igea) m'informa che il fascista Migliori Dino chiede l'intervento di una nostra pattuglia perché dei bersaglieri vogliono irrompere nel portone di casa sua, a nome della polizia.
M'avvio con sei uomini sul luogo (Via E. Muti, n...) e constato che una pattuglia di bersaglieri con un agente dell'S.S. perquisiscono la casa di Antellini Oddo, dove si presume siano delle armi.
Vedo anche alcuni agenti della P.S. chiamati sul luogo come me.
Chiarito l'equivoco e constatato il fatto, rientro alle 21 e 10.
Il V. Comandante, Aldo Ravina
Diario (brogliaccio) del Distaccamento di Sanremo (IM) della XXXII^ Brigata Nera Padoan, documento in Archivio di Stato di Genova, copia di Paolo Bianchi di Sanremo
Interrogatorio di Maselli Pietro (squadrista della Brigata nera “Padoan”, distaccamento di Sanremo) del 14.7.1945: "[...] Nel febbraio del 1945 ho preso parte ad un rastrellamento effettuato in regione Pamparà di Ceriana. Dirigeva il servizio il Capitano Sainas della GNR. Io facevo parte della squadra del Capitano Bossolasco che aveva l’incarico di fermarsi nella valletta del torrente Armea, da dove, dopo circa un’ora dal nostro arrivo, sentimmo diversi colpi d’arma da fuoco. Ci siamo quindi poi spostati a Beusi dove ci riunimmo agli altri reparti. Qui venni a sapere che durante il rastrellamento erano stati uccisi i partigiani Moscone e Molosso, ma non seppi da chi".
Leonardo Sandri, Op. cit.
Entrando [in Sanremo] nel laboratorio dell'orologiaio Edmondo Pignotti (Piazzale pensile del mercato - presso l'Anagrafe) a sinistra c'è un apparecchio telefonico che intercetta le altre comunicazioni tramite innesti.
Provvedere ad un sopraluogo tecnico non appena saranno ripristinate le linee telefoniche.
[...]
"A Imperia c'è un maggiore che fa il doppio gioco. È un maggiore della G.N.R. Attualmente non ne conosco il nome, ma posso dire in maniera categorica che sa molto sulla fuga di Moscone. Ha pure aiutato molto nella scarcerazione di Cavallero. Deve pure sapere l'attuale posizione di Moscone". Informatore Imp. M.
Diario (brogliaccio) del Distaccamento di Sanremo (IM) della XXXII^ Brigata Nera Padoan, documento in Archivio di Stato di Genova, ricerca di Paolo Bianchi di Sanremo
24 gennaio 1945 - Dal tenente Alfredo Molinari, comandante del presidio repubblichino di Nasino, al commissario prefettizio di quel comune - Comunicava che "... alle ore 18 è scaduto il termine per la presentazione. Nessuno ha ubbidito al bando. Peggio per loro. Per domani mattina alle 8 voi mi porterete l'elenco nominativo con tutti i dati anagrafici di tutti gli uomini interessati al bando. Non ammetto ritardi...".
Rocco Fava di Sanremo (IM), La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945). Tomo II, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico 1998-1999
Notizie sui fuori legge e dislocazioni delle bande.
In seguito alle recenti nevicate le bande si sono ritirate nelle valli appoggiandosi ai centri abitati di Mendatica e Montegrosso.
L'armamento è il seguente: mortai da 81 e 45, armi automatiche pesanti e leggere, cannoni da 75.
Le bande, di tendenza badogliana, sono comandate dai capitani Martinengo e Umberto.
Notiziario della Guardia Nazionale Repubblicana del giorno 18 gennaio 1945, p. 18. Fonte: Fondazione Luigi Micheletti
Il Comando dei bersaglieri [n.d.r.: la frase "dei bersaglieri" sembra cancellata con una riga] Settore di Via Fiorentina [n.d.r.: in Sanremo (IM)] ha richiesto i Legionari Nicò [n.d.r.: un cognome che in Leonardo Santi, Op. cit., forse appare come Nicco: comunque, si trattava di Gin o Gim Mano Nera, fucilato dai partigiani al cimitero della Foce di Sanremo il 26 aprile 1945], Pelucchini, Impedovo, Maselli. Sono andati verso le ore 19. Per informazioni?
Continua la pattuglia mista con la P.S. e la G.N.R. per servizio di notte.
In più, una pattuglia nostra in missione nella città vecchia.
28 gennaio 1945. In missione a San Bartolomeo [Frazione di Sanremo] per prelevare "Nini", nipote di Pier de la Vigna [...]
29 gennaio 1945
Siamo partiti 30 uomini, al comando personale del Comandante Mangano per Imperia, alla 32^ Brigata Nera, a piedi.
Partiti alle 22 del 28 gennaio siamo giunti alle 3,30 antimeridiane di oggi, 29 gennaio.
Senonché non siamo stati impegnati in altre operazioni e, senza altre novità, siamo tornati, parte in camion di fortuna (14 uomini) e parte in corriera (16 uomini).
Ha partecipato il Capo-Squadra Bossolasco.
Diario (brogliaccio) del Distaccamento di Sanremo (IM) della XXXII^ Brigata Nera Padoan, documento in Archivio di Stato di Genova, copia di Paolo Bianchi di Sanremo
Rocco Fava di Sanremo (IM), Op. cit. Tomo I
Alassio (SV) |
20 gennaio 1945 - Da "Elio" al comando della Divisione "Silvio Bonfante" - Inviava i nominativi di 3 spie di Cisano e di Campochiesa, di cui 2 donne ed 1 uomo e tornava sullo scioglimento della Brigata Nera ad Alassio affermando che "gli ex appartenenti alla San Marco, che avevano precedentemente disertato per unirsi alle formazioni partigiane e che ora si sono presentati, saranno, per ordine del comando tedesco, fucilati perché, avendo prestato giuramento a Hitler, sono appartenenti alla giurisdizione tedesca".
Un tratto di Via Aurelia, all'altezza di Capo Nero, tra Ospedaletti e Sanremo |
Un’ulteriore denuncia riguardò l’Ingegner Guido Piazzoli, titolare della ditta “Fr. Ing. Piazzoli” di Milano. In essa si dichiarò che l’ingegnere, al momento irreperibile, usava mettere a disposizione dei tedeschi le proprie risorse e la propria professionalità eseguendo lavori di fortificazioni, bunker, fori da mine nel tratto stradale [della SS Aurelia] Ventimiglia-San Remo, e che in più si vantava della ingente fortuna che queste attività gli avevano procurato <143.
"Il Pini è stato iscritto al P.N.F. dal 1919, squadrista, sciarpa littorio, marcia su Roma, ed è stato arrestato nell’aprile del 1945 e denunciato per collaborazionismo col tedesco invasore per avere posteriormente all’8 settembre 1943 in provincia di Imperia e Genova aver appartenuto alla G.n.r. e successivamente alla SS Tedesca e tradito la fedeltà e la difesa dello Stato, ponendosi al servizio delle SS. Tedesche cui consegnò le armi del distaccamento del 6° alpini facendo da guida alle stesse SS nel rastrellamento delle armi e delle dotazioni del 6° alpini cui apparteneva, nascoste nei casolari". Lo stesso denunciava e faceva arrestare ebrei che poi faceva evadere e quindi riarrestare da parte delle SS tedesche da cui dipendeva in qualità di maresciallo autista ritraendo da tale attività illecito profitto.” <349
143 Archivio INSMLI, Fondo Cln Alta Italia, busta 59, fasc. 787.
349 Archivio di Stato di Roma, sezione distaccata di Galla Placidia, Regina Coeli, b.8, fasc. “Pini Giorgio”, rapporto della prefettura di Milano del 12 febbraio 1947.
Lucia Reggiori, Collaboratori e collaborazionisti a Salò. I processi per collaborazionismo nelle sentenze della Corte d'Assise Straordinaria di Milano (1945-1947), Tesi di dottorato, Università degli Studi di Pisa, 2014
da documento IsrecIm in Rocco Fava, Op. cit. - Tomo II
Alberto Cifelli, I prefetti del Regno nel ventennio fascista, Roma, Scuola superiore dell'amministrazione dell'interno, 1999
[...] Giornale di riferimento per tutta l'area ligure rimase comunque Il Secolo XIX, tradizionale e mai troppo schierato col fascismo. Riprese le pubblicazioni in ritardo, il 14 dicembre 1943 e le cessò il 23 aprile 1945. Per pochi mesi diretto da Aldo Chiarini, il quotidiano fu poi condotto da Mario Rivoire fino all'ultimo. Redattore capo era il valente Metello Pescini, mentre tra le firme si ricordano Enzo Capaldo (nel dopoguerra esponente missino), e Bruno Romanelli che sarà vittima di un attentato partigiano nel gennaio 1945.
[...] La zona di Imperia era invece rappresentata da L'Eco della Riviera, che aveva la direzione a San Remo e usciva tre volte la settimana: lunedì, mercoledì e sabato. Buon professionista era il direttore Gino Cesare Mazzoni, che riuscì, tra mille difficoltà, a dare al foglio una cadenza giornaliera, tanto che gli cambiò nome in Il Quotidiano de L'Eco della Riviera. L'ultimo numero porta la data del 21 aprile 1945.
Particolare fu il fenomeno dei giornali di reparto, ovvero di quelle pubblicazioni destinate a circolare fra i membri di unità militari fasciste stanziate nel territorio. Questi giornali, talvolta, erano diffusi più o meno regolarmente nelle edicole della nostra regione. Da segnalare diversi di questi fogli: I nostri vent'anni, per i militi della 34ª Legione Gnr di Albenga; Piume al vento, dei bersaglieri del 2° Battaglione schierati a San Remo; Fiamme Bianche, dei giovani volontari imperiesi; Noi, a cura dell’Opera Balilla genovese, diretto da un certo Bisogni; Il Risoluto, diretto da Giorgio Melloni, stampato nella tipografia del Il Lavoro e destinato ai marò della X Mas genovese; Pale a prora!, un foglio creato nel '44 per i marinai della 1a Squadriglia Antisom e diretto dal guardiamarina Umberto Zanni; La Cambusa, nato a La Spezia nell'ottobre del 1943 per i volontari della formazione del principe Junio V. Borghese; Il Reduce, forse destinato a ex-militari. A ponente era letto San Marco, dai militari dell'omonima divisione [...]
Redazione, L’ultimo fascismo raccontato dai giornali liguri, Il Giornale, 20 aprile 2008