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giovedì 30 maggio 2024

Dal fronte a Savona le truppe tedesche ammontano a circa 4000 uomini, tutti appartenenti alla 34^ Divisione

Mentone

22 febbraio 1945 - Dal comando della V^ Brigata della II^ Divisione "Felice Cascione", prot. n° 296, al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Riferiva che quella mattina 62 tedeschi con 17 muli si erano recati in località Campi di Taggia per asportare di nuovo del foraggio e che, sempre nella stessa giornata, alle ore 10 aerei alleati avevano effettuato un bombardamento su Sanremo, seguito a cinque ore di distanza da un bombardamento navale, ma che di entrambi non si conoscevano ancora gli esiti.

22 febbraio 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militare] Fondo Valle della II^ Divisione al comando della I^ Zona Operativa Liguria ed al comando della II^ Divisione - Relazionava che "è in atto un ripiegamento dei tedeschi dalla riviera ligure verso nord; osservando la via Aurelia si notano drappelli di tedeschi che, approfittando di mezzi civili e militari, si dirigono verso i centri ferroviari di Ceva ed Ormea. I ponti tra Oneglia e Ceva fatti saltare dai garibaldini e ricostruiti in legno sono sorvegliati a vista dagli stessi. I tedeschi che sono stati avvicinati dimostrano timore verso i partigiani e sentono che la fine si avvicina; sono gentili e puoi pensare 'che siano come il polpo: più lo batti e più diventa tenero'. I partigiani della zona di Fossano sono molto organizzati: bloccano treni, assaltano autocarri tedeschi, compiono azioni di polizia annonaria e sono ben visti dalla popolazione. Il famigerato capitano Ferrari è defunto. Tra Ormea ed Oneglia si trovano solo truppe tedesche. Nella giornata in corso correva voce che i tedeschi volevano disarmare la milizia, ma trattasi di notizia falsa".

22 febbraio 1945 - Dal comando delle Brigate S.A.P. di Sanremo al comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" ed al C.L.N. di Sanremo - Comunicava che il lavoro di riorganizzazione, nonostante la carenza di armi e la difficoltà di reperire uomini dotati di qualità militari, procedeva bene, con Brigate già suddivise in Distaccamenti. 

23 febbraio 1945 - Dalla Sezione SIM Fondo Valle della II^ Divisione "Felice Cascione" al comando della I^ Zona Operativa Liguria ed al comando della II^ Divisione - Relazionava che nella giornata in corso era stato effettuato un bombardamento su Imperia in due riprese. La prima volta l'incursione era avvenuta alle 15.30 ed aveva come obiettivo un fortino ubicato sul molo di Oneglia. Il secondo attacco, che aveva seguito di 45 minuti il precedente, intendeva colpire il comando tedesco di marina di Via Siffredi e quello italiano [posto nell'attuale Corso Roosevelt]. Il primo "è stato centrato in pieno, ma la bomba, dopo avere passato due piani abitati da civili, giunse nel comando in questione ma non è esplosa... il comando italiano non è stato colpito ma la bomba è scoppiata a pochi metri di distanza dall'edificio e ha ferito leggermente al capo un milite ed il maggiore Trotta. La reazione contraerea del nemico è stata nulla". 

23 febbraio 1945 - Dalla Sezione SIM del I° Battaglione "Mario Bini" V^ Brigata "Luigi Nuvoloni", prot. n° 44, al comando della V^ Brigata ed al comando della II^ Divisione - Comunicava che era in aumento il numero di effettivi delle forze nemiche presenti come presidio ad Imperia. Il giorno precedente erano, infatti, giunti nella città 20 tedeschi da Pigna, 15 da San Bernardo di Conio e, in nottata, altri due gruppi di cui non si conoscevano né entità né provenienza. Aggiungeva che a Molini di Triora, in Valle Argentina, il presidio ammontava ad un centinaio di soldati, in prevalenza tedeschi e che era probabile l'arrivo nel paese anche di una compagnia di SS. Concludeva riferendo di voci non controllate relative ad un rastrellamento nemico in quel periodo in corso in Piemonte.

25 febbraio 1945 - Dal comando della V^ Brigata "Luigi Nuvoloni" della II^ Divisione "Felice Cascione" al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Avvisava che "nei giorni scorsi salivano da Pigna, provenienti da Isolabona, 17 soldati della RSI, di cui 6 tra tedeschi e russi, per rinforzare il presidio di Molini; inoltre, giunsero altri 15 militari della RSI provenienti da San Bernardo di Conio. A Pigna il presidio è di 40 uomini; a Isolabona vi sono 3 batterie antiaeree che sono bersaglio dei bombardamenti alleati. Intenso il traffico sulla rotabile Isolabona-Ventimiglia, soprattutto di carriaggi che trasportano fieno per le salmerie. A Briga ogni giorno parte un treno merci per Cuneo. A Sanson i nazisti minano nel bosco tratti di sentieri. Dal fronte a Savona le truppe tedesche ammontano a circa 4000 uomini, tutti appartenenti alla 34^ Divisione".

26 febbraio 1945 - Dal comando della V^ Brigata della II^ Divisione "Felice Cascione", Sezione SIM, prot. n° 306, al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Segnalava che il giorno 22 febbraio i tedeschi avevano effettuato un rastrellamento nella zona di Cetta, Loreto e Creppo [Frazioni di Triora (IM), in Alta Valle Argentina] e che i militi repubblichini di stanza a Molini di Triora avevano perlustrato la zona di Andagna, Frazione di Molini di Triora. E che nell'ultima notte 60 tedeschi provenienti da Taggia erano arrivati sino a Molini di Triora senza conseguire risultati di sorta.

26 febbraio 1945
- Dal comando della IV^ Brigata "Elsio Guarrini" della II^ Divisione "Felice Cascione" a tutte le formazioni dipendenti - Comunicazione dell'encomio solenne e della nomina a capo di Stato Maggiore della Brigata di "Artù" [Arturo Secondo]

27 febbraio 1945 - Da "Rina" alla Sezione SIM del CLN di Sanremo - Chiedeva di effettuare indagini su di un certo Poli che trafficava nel mercato nero e si pensava fosse un agente provocatore.

28 febbraio 1945 - Da "Mimosa" [Emilio Mascia, della Brigata SAP "Giacomo Matteotti", della zona di Sanremo] al CLN di Sanremo ed al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Informava che i tedeschi stavano trasferendo viveri da Villa Santa Croce di Sanremo, distrutta da un bombardamento aereo, a Villa King di Corso XXIII Marzo [attuale Corso Felice Cavallotti].

1 marzo 1945 - Da "Baffino" e "Tito R." [Rinaldo Risso, vice comandante della II^ Divisione "Felice Cascione"] al comandante "Vitò" [anche "Ivano", Giuseppe Vittorio Guglielmo, comandante della II^ Divisione "Felice Cascione"] - Segnalavano che ad Andagna vi erano 21 tedeschi in procinto di obbligare 200 civili al lavoro per la ricostruzione della strada di Drego e che per intervenire si poteva impiegare anche parte dei garibaldini che stavano rientrando da Pigna.

1 marzo 1945 - Dal comando della II^ Divisione a "Franco" - Segnalava la necessità di immagazzinare nella zona di Realdo e Verdeggia, Frazioni di Triora (IM), 80 proiettili da mortaio da 81 mm, "oltre che cariche aggiuntive e da lancio".

1 marzo 1945 - Dal CLN di Sanremo, prot. 348, al CLN provinciale ed alla Sezione SIM della V^ Brigata "Luigi Nuvoloni" della II^ Divisione "Felice Cascione" - Segnalava che per ragioni cospirative il segretario [Mario Mascia] del Comitato scrivente aveva cambiato il suo pseudonimo da "Cammeo" ad "Ulisse".

1 marzo 1945 - Dal CLN di Sanremo, prot. 349, al comando della V^ Brigata - Comunicava che, nonostante la stretta sorveglianza nemica sussistente in Sanremo, era prossimo l'invio ai partigiani di 6 pacchi contenenti medicinali, indumenti e tabacco.

1 marzo 1945 - Dal CLN di Sanremo, prot. 350/SIM, al "Capitano Roberta" [capitano Robert Bentley, ufficiale alleato di collegamento] - Comunicava che nell'occasione venivano inviati i lucidi richiesti in relazione alle operazioni di sbarco materiali progettate dalla Missione Alleata, esprimendo, altresì, rammarico per il ritardo con cui si era proceduto a tale inoltro, ritardo determinato dal rastrellamento nemico del 18 febbraio.

3 marzo 1945 - Dalla Sezione SIM della V^ Brigata al commissario "Orsini" [Agostino Bramè] della V^ Brigata - Chiedeva di ricevere giornalmente la posta e segnalava che si era saputo da informatori che "Poeta", "Milan" e "Pompeo" erano trattenuti dai bersaglieri di Ceriana.
 
4 marzo 1945 - Da "Gori" [Domenico Simi, comandante del III° Battaglione "Candido Queirolo" della della V^ Brigata] al comando della I^ Zona Operativa Liguria - Comunicava che lo stato di salute della famiglia di "Curto" [Nino Siccardi, comandante della I^ Zona Operativa Liguria], che egli aveva in custodia, era buono; che cambiava spesso dimora per paura di delazioni; che era preoccupato per la sorte di alcuni garibaldini; che "Chicò" era stato ucciso ed aveva lasciato 6 figli.
 
da documenti IsrecIm in Rocco Fava di Sanremo (IM), "La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945)" - Tomo II, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico 1998-1999