venerdì 19 agosto 2022

Dal Comando della I^ Zona Operativa Liguria alla Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati"

Una mappa di una parte della Città dei Fiori , realizzata dalle SAP di Sanremo alla vigilia dell'insurrezione finale. Fonte: Augusto Miroglio, La Liberazione in Liguria, Forni, Bologna, 1970

Le Squadre di Azione Patriottica (S.A.P.) ebbero una genesi più tardiva rispetto alle formazioni partigiane della montagna.
Infatti i loro inizi risalgono al luglio-agosto 1944. I motivi di questo ritardo sono da ascriversi al fatto che "l'epicentro dell'azione delle SAP è rappresentato dal cuore stesso delle città e dei paesi sedi di comandi tedeschi e fascisti" (Carlo Rubaudo, Storia della Resistenza Imperiese).
I Comandi delle S.A.P. dipendevano direttamente dal C.L.N. operante nella zona d'appartenenza delle formazioni stesse, che nacquero dall'aggregazione di preesistenti gruppi patriottici che agivano isolatamente.
Tra le competenze delle SAP vi era quella di "persuadere i militi della G.N.R. e della Divisione "San Marco" ad abbondonare le fila dell'esercito della RSI e raggiungere i Comandi partigiani" (Carlo Rubaudo, Op. cit.); non meno importante era l'azione di mantenere rischiosi, ma  necessari contatti con gli agenti di P.S. onde venire a conoscenza di imminenti rastrellamenti tedeschi; inoltre spettava alle Squadre d'Azione Patriottica fornire e provvedere, almeno in parte, all'approvvigionamento bellico dei reparti delle montagne.
Nella I^ Zona Liguria tutte le formazioni SAP furono inquadrate in una organizzazione che assumerà il nome di "Divisione SAP Giacinto Menotti Serrati", che potrà contare su ben 8 brigate.
Le brigate SAP erano le seguenti: I^ Brigata "Walter Berio" di Imperia Oneglia, costituitasi nell'agosto del 1944; II^ Brigata "Adolfo Stenca" di Imperia Oneglia, sorta nel febbraio del 1945; III^ Brigata "Domenico Novaro" di Diano Marina, nata nel settembre 1944; V^ Brigata "Giacomo Matteotti", VII^ Brigata "Giuseppe Anselmi", VI^ Brigata "Aldo Baggioli", tutte di Sanremo (IM) e tutte nate nel settembre '44; VIII^  Brigata "Guido Bandinelli" di Taggia, costituitasi nel settembre '44. Il distaccamento SAP di Vallecrosia, nato negli ultimi giorni di luglio 1944, emanazione della V^ Brigata. La IV^ Brigata S.A.P. "Lorenzo Acquarone" a Porto Maurizio di Imperia.
Rocco Fava di Sanremo (IM), La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945). Tomo I, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico 1998-1999

La divisione Sap Serrati, I zona operativa della Liguria, costituita nell'autunno del 1944, opera sulle città costiere dell'imperiese, con 8 brigate dipendenti: 1a  W. Berio, 2a A. Stenca, 3a D.Novaro, 4a L. Acquarone, 5a  G. Matteotti, 6a A. Baggioli, 7a G. Anselmi, 8a G. Bendinelli e un distaccamento GAP E. Zamboni.
La I zona Liguria comprende la provincia di Imperia e l'Albenganese, porzione occidentale della provincia di Savona. Nella prima decade di giugno del 1944 le bande partigiane di questa zona, raggiunta una certa consistenza, si raggruppano nella 9a brigata d'assalto Garibaldi F. Cascione; nel mese successivo tale brigata fu elevata a 2a divisione d'assalto Garibaldi F. Cascione. In seguito vengono costituite anche la 15a divisione d'assalto Garibaldi S. Bonfante e la divisione SAP G. M. Serrati.
Redazione, Divisione Sap Menotti Serrati, 9centRo

Le Squadre di Azione Patriottica (SAP) corrispondevano alle brigate di montagna per l'azione nelle città, ricevendo anch'esse direttive dal CLN. Tali squadre si trovarono tuttavia a fronteggiare la difficoltà di operare in ambito cittadino, dove naturalmente la pressione del nemico era maggiore, senza neppure poter contare su di un armamento adeguato. Tuttavia la relazione tra gruppi di montagna e di città si rivelò fondamentale nel prosieguo della lotta partigiana. Organizzazioni delle Sap erano presenti a Imperia, Sanremo, Diano Marina, Taggia e Vallecrosia, ma molti suoi componenti furono smascherati dai fascisti grazie all'aiuto di una spia nota come "donna velata", che segnalò loro molti nomi di partigiani da lei precedentemente conosciuti. Ciononostante, dall'estate del 1944 sino ai giorni della Liberazione, le SAP agirono efficacemente nelle città costiere, al pari dei GAP, sostanzialmente con gli stessi obiettivi: sabotaggi, liberazioni di prigionieri, recupero di armi, soppressione di spie e attività propagandistica.
Paolo Revelli, La seconda guerra mondiale nell'estremo ponente ligure, Atene Edizioni, Arma di Taggia (IM), 2012
 
2 gennaio 1945 - Dal Distaccamento S.A.P. "Adriano Amadeo" al comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" - Comunicava che Villa Ughes e la caserma Siffredi ad Imperia erano state abbandonate dal comando tedesco, e risultate dopo un'ispezione prive di materiale e che i ponti della vallata di Imperia erano stati minati dal nemico, il quale, oltrettutto, aveva trasferito molto materiale in Lombardia.

3 gennaio 1945 - Dal comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati", prot. n° 4, al C.L.N. di Imperia - Veniva fatta richiesta delle liste di persone già tassate e di quelle da tassare.

5 gennaio 1945 - Dal Comando della I^ Zona Operativa Liguria alla Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" - Venivano trasmesse le descrizioni fisiche di due spie da prelevare: il primo, zoppo, aveva circa 35-40 anni, l'altro, dai "piedi dolci", era di piccola statura.

29 gennaio 1945 - Dalla Sezione SIM Fondo Valle della II^ Divisione "Felice Cascione" al comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" - Trasmetteva l'ordinanza del comando alleato, pervenuta tramite il comando della II^ Divisione, per l'istituzione di un Servizio Informazioni Militari da parte delle SAP, sotto la guida della Sezione SIM della II^ Divisione.

30 gennaio 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" al Comando della I^ Zona Operativa Liguria - Comunicava le difficoltà nei collegamenti con la montagna a causa dell'inasprimento delle misure di sorveglianza adottate dal nemico.

22 febbraio 1945 - Dal comando delle Brigate S.A.P. di Sanremo al comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" ed al C.L.N. di Sanremo - Comunicava che il lavoro di riorganizzazione, nonostante la carenza di armi e la difficoltà di reperire uomini dotati di qualità militari, procedeva bene, con Brigate già suddivise in Distaccamenti.
 
22 febbraio 1945 - Documento riservato con il quale ai quadri partigiani interessati si trasmetteva la descrizione fisica della spia Rina Bocio, del servizio informazioni del nemico: "alta 1,65 metri, bruna, capelli corti, molto scura in viso..."

16 marzo 1945 - Dal comando delle Brigate S.A.P. di Sanremo al comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" ed al C.L.N. di Sanremo - Comunicava che continuava a migliorare l'organizzazione SAP con l'aumento sia di armamenti che di aderenti; che le squadre erano state ragguppate in Distaccamenti da impiegare "al momento opportuno in settori ben definiti"; che si stavano "repertando le armi in dotazione ai singoli organizzati"; che era in fase di preparazione un piano operativo che sarebbe stato sottoposto al comando della Divisione SAP ed al comando della II^ Divisione.

22 marzo 1945 - Dal capo di Stato Maggiore ["Gianni Ro", Giuseppe Viani] del Comando Operativo della I^ Zona Liguria al comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" di Imperia - Richiedeva un appuntamento per avviare un lavoro in comune tra le forze patriottiche cittadine e le forze garibaldine di montagna.

25 marzo 1945 - Dal capo di Stato Maggiore ["Gianni Ro", Giuseppe Viani] del Comando Operativo della I^ Zona Liguria alle formazioni SAP - Affermava che per ragioni non dipendenti dal mittente non avevano "avuto un fruttuoso seguito" gli accordi raggiunti il 27 dicembre 1944 tra il comando SAP ed il Comando Operativo della I^ Zona Liguria; che, pertanto, la collaborazione operativa si sarebbe attuata con azioni dimostrative e dirette, "predeterminate con le formazioni" garibaldine che avrebbero provveduto a fornire le munizioni da usare; che la "collaborazione attiva" era in quel momento "ostacolata dalla mancanza di munizioni e armi"; che, tuttavia, potevano essere raggiunti "ottimi risultati nel campo informativo, vitale per l'attuazione della guerriglia"; che i sapisti, "svolgendo la loro normale attività", erano a stretto contatto con il nemico; che era necessario estendere a tutta la provincia la rete di informatori; che servivano notizie riguardo al nemico sulle postazioni, sulle fortificazioni, sui lavori campali, sui presidi, sui magazzini, sui movimenti; che il servizio informazioni doveva essere esteso a tutti i sapisti e non lasciato al solo SIM; che ad ogni squadra doveva essere assegnato un territorio; che per "il reperimento delle notizie" si era dimostrato fruttuoso il sistema adottato dalla Brigata SAP di Diano Marina, il cui commissario passava giornalmente dai suoi informatori a raccogliere le notizie; che un commissario di Brigata SAP aveva l'incarico "di vagliare le notizie ricevute vagliandone l'importanza"; che dopo il predetto vaglio le informazioni dovevano essere trasmesse ai livelli competenti delle formazioni partigiane; che era ormai vitale instaurare uno stretto collegamento tra ogni Brigata SAP con una formazione garibaldina.
 
25 marzo 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" al CLN provinciale di Imperia - Segnalava che i tedeschi stavano usando "tutti i mezzi possibili per ammassare il maggior quantitatvo di olio possibile; pare, addirittura, che ne vogliano portare via 60.000 quintali, anche se non ci riusciranno. Tuttavia, anche se ne asportassero solo qualche quintale sarebbe un grave danno per la già provata economia della zona che non ha altre risorse". Comunicava che i tedeschi avevano avuto diversi allarmi navali e che durante la notte precedente avevano "applicato le micce alle mine". Riferiva che in un incontro con  Giorgio [Giorgio Olivero, comandante della Divisione Bonfante] era stato preso l'accordo di interrompere per brevi tratti sia la via Aurelia sia la ferrovia, ma che per motivi sconosciuti tali azioni concertate non erano state effettuate.

5 aprile 1945 - Dal comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Riproponeva di effettuare un'azione contro la strada ferrata in Località Capo Rollo [località di Cervo (IM)] "sia per impedire l'asporto di elevati quantitativi di olio dalla provincia di Imperia che per impedire una rapida fuga dei tedeschi ed in particolare dei fascisti".

5 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" alla Sezione S.I.M. del Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalava che nel bunker sopra il torrente Impero ad Imperia era stato costruito un posto vedetta vicino al mare, costantemente sorvegliato: che un analogo osservatorio era stato edificato in località San Martino di Sanremo; che tali provvedimenti inducevano a pensare che tra le file nemiche regnasse l'allarme continuo; che il 4 aprile sulla strada 28 erano transitati in direzione nord 40 uomini con affardellamento completo; che continuavano le lamentele contro la Sepral [uno dei tanti enti annonari istituiti durante la guerra] "banda organizzata per la borsa nera su vasta scala"; che i tedeschi risultavano "sempre più demotivati alla lotta, contuinuano la tendenza di avvicinamento alla popolazione".

6 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" - Disponeva di incaricare "Quan" di recarsi a studiare la situazione della centrale elettrica di Oneglia ad Imperia perché sarebbe occorso, con la forza o con l'astuzia, tentare di impedire ai tedeschi di fare brillare l'impianto e per lo svolgimento di tale operazione di salvataggio di operare con le SAP.

7 aprile 1945 - Dal  Comando della I^ Zona Operativa Liguria alla segreteria del  Comando della I^ Zona Operativa Liguria - Segnalava che il capo di Stato Maggiore del Comando Operativo della I^ Zona Liguria, "Gianni Ro" [Giuseppe Viani], doveva essere avvisato della riunione in preparazione tra i CLN, le SAP e le formazioni garibaldine...

9 aprile 1945 - Dal CLN di Sanremo, prot. n° 566/CL, all'Ispettorato del  Comando della I^ Zona Operativa Liguria - Comunicava che "Piero", ufficiale addetto al comando SAP, sarebbe salito in montagna perché ricercato attivamente dal nemico.

10 aprile 1945 - Dalla Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" alla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] del Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalava che a Capo Berta [tra Imperia e Diano Marina] era stata piazzata una batteria antisbarco protetta dal filo spinato; che lungo l'argine destro del torrente Impero e in Castelvecchio ad Imperia erano in fase di preparazione alcuni sbarramenti fatti con pezzi di rotaie; che il giorno 7 era partita dalla Cava Rossa, diretta a nord, una colonna tedesca di 40 soldati, 8 carri grandi, 8 carri piccoli.

13 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giuseppe Mazzini" [di Albenga (SV)] al Rappresentante [Robert Bentley, capitano del SOE britannico, ufficiale di collegamento alleato con i partigiani della I^ Zona Operativa Liguria] dell'Alto Comando Alleato ed al Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Comunicava che come da accordi presi iniziava il servizio informazioni; che i tedeschi avevano asportato dal forte di Zuccarello tutte le munizioni; che facevano la stessa operazione dai magazzini situati nei pressi di Albenga; che l'11 aprile era transitato "da est ad ovest un camion con rimorchio carico di 70 fusti pieni di benzina"; che nella galleria tra Ceriale e Borghetto vi era un treno blindato, armato con 4 pezzi da 120 e con 2 mitragliatrici da 20 mm; che il nemico aveva intensificato la sorveglianza nelle valli vicine ad Albenga sino ad istituire un nuovo posto di blocco sulla strada Arnasco-Albenga-Coasco [Frazione di Villanova d'Albenga (SV)].

17 aprile 1945 - Dalla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" alla Sezione S.I.M. del Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Comunicava come sarebbero stati indicati gli obiettivi militari (ad esempio 1, parrocchia di Castelvecchio, abbandonata dai 25 militari ivi accantonati; 32, il bunker presso il ponte della via Aurelia sul torrente Impero, ormai sgombrato dai 10 tedeschi che prima l'occupavano), che i 30 tedeschi di stanza a Casa La Lena si erano trasferiti a Pontedassio in sostituzione di loro camerati diretti verso le montagne piemontesi; che i tedeschi per paura di essere uccisi dai garibaldini intendevano arrendersi agli alleati.

18 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati" all'ispettore "Giulio" [Carlo Paoletti] della I^ Zona Operativa Liguria - Comunicava che nell'organico della Divisione militavano 75 uomini ad Oneglia, 75 a Porto Maurizio, 100 uomini nella Brigata di Sanremo, che avrebbero potuto essere inquadrati nelle SAP anche i giovani del Fronte della Gioventù ed "alcuni compagni anziani del Partito", che il 6 aprile una squadra SAP di Porto Maurizio aveva fatto esplodere una bomba nella "casa del soldato" rendendo inutilizzabile l'edificio.

18 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giuseppe Mazzini" [di Albenga (SV)] al rappresentante dell'Alto Comando Alleato [ufficiale di collegamento, capitano del SOE britannico, Robert Bentley] ed al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava che il 17 aprile erano transitati sulla via Aurelia in direzione ovest 2 camion, 6 auto, 5 autocarri tutti vuoti, verso est 1 camion coperto, 1 camion vuoto, 1 treno carico di paglia e fieno; che il presidio di Coasco era partito per il fronte; che il figlio del maggiore Vignola agiva come spia.

19 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giuseppe Mazzini" [di Albenga (SV)], prot. n° 56, al rappresentante dell'Alto Comando Alleato [ufficiale di collegamento, capitano del SOE britannico, Robert Bentley] ed al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Informava che "il giorno 18 u.s. sono transitati sulla via Aurelia verso est 3 camion coperti, 3 moto con militari, 1 auto con 4 soldati, 1 camion carico di materiale, 1 autobus carico di truppa ed 1 colonna di 10 carri. In direzione ovest sono passate 6 macchine cariche di armi ed 1 camion vuoto. Proveniente da Ventimiglia è transitato un treno carico di materiale diretto a Savona. A Leca d'Albenga vi sono 100 uomini di truppa e 15 tra ufficiali e sottoufficali. Pare che Vignola del Dst. Bortolotti svolga azione di spionaggio ai danni dei garibaldini. Pipetta continua a lavorare per i tedeschi. Si allega la foto di una ragazza che agisce a Garlenda e che con la scusa della borsa nera fornisce notizie ai tedeschi. L'isola Gallinara non ha più il presidio tedesco e sembra che non verrà rimpiazzato".

19 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giacinto Menotti Serrati", prot. n° 11, al SIM della I^ Zona Operativa Liguria - Avvertiva che "nell'obiettivo n° 18 [pini Spinelli e Villa Isnardi] è stato ricostruito il caposaldo con difesa passiva; nell'obiettivo n° 27 [porto di Oneglia ad Imperia] i 3 bunker sono presidiati da 30 uomini; presso l'obiettivo n° 4 [presidio di Oliveto, Frazione di Imperia] sono giunti 20-30 tedeschi da Pieve di Teco, sostituendo in parte il presidio precedente. Sulla strada n° 28 sono transitati 30-40 tedeschi con l'affardellamento completo, diretti a nord, con probabile provenienza da Taggia o da San Remo. Sulla via Aurelia traffico normale anche se di tanto in tanto transita un drappello di tedeschi, sempre in direzione est. Le vetture a causa della scarsità di carburante si rimorchiano a due a due".

22 aprile 1945 - Dal comando della II^ Divisione "Felice Cascione" al Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Chiedeva con urgenza precise disposizioni nei confronti "delle truppe liberatrici, che con ogni probabilità saranno Degolliste; le competenze nei confronti del CLN e delle SAP secondo gli accordi intervenuti tra voi e dette organizzazioni... se bisogna portare gradi, in caso positivo quali".

22 aprile 1945  - Dal capo di Stato Maggiore [Gianni Ro, Giuseppe Viani] della I^ Zona Operativa Liguria, prot. n° 29, al comando della Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" - Veniva richiesta per conoscenza una copia delle comunicazioni fatte dal comando SAP al comando della I^ Zona e si sottolineava la necessità di contatti settimanali per l'analisi delle situazioni SAP in provincia di Imperia.

22 aprile 1945  - Dal Comando Operativo della I^ Zona Liguria alle S.A.P. di Imperia Oneglia [I^ Brigata S.A.P. "Walter Berio"  e II^ Brigata S.A.P. "Adolfo Stenca"] - Veniva criticato il fatto che elementi SAP di Costa d'Oneglia [Frazione di Imperia] avessero distolto il comandante Mancen [Massimo Gismondi, comandante della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ "Silvio Bonfante"] dallo svolgere un'azione e che, come era stato riferito, alcuni sapisti tenessero nascosti dei moschetti che non intendevano utilizzare. E che tutto ciò era "in netto contrasto con le direttive del CLN per la guerriglia partigiana". Si aggiungeva un riferimento severo alla SAP di Cervo (IM), nella quale era stato nominato comandante un ex garibaldino, che si era allontanato nel periodo invernale. "Chi tiene le armi sotto terra in questo momento decisivo diserta la lotta e tradisce la causa. Non sarà degno di essere considerato un combattente per la libertà. Occorre rompere gli indugi."

23 aprile 1945 - Dal comando della Divisione SAP "Giuseppe Mazzini" [di Albenga (SV)], prot. n° 60, al Rappresentante dell'Alto Comando Alleato [ufficiale di collegamento, capitano del SOE britannico, Robert Bentley] - Scriveva che "si segnalano i seguenti movimenti avvenuti sulla via Aurelia il 21 u.s.: 3 camion diretti ad est che trasportavano truppe ed un mezzo d'assalto; un treno da Ventimiglia per Savona carico di materiale. Dalla stazione di Albenga sono stati caricati 40 carri agricoli, munizioni, mine e materiale vario diretti a Garessio via colle San Bernardo".
 
da documenti IsrecIm in Rocco Fava, Op. cit. Tomo II