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lunedì 23 dicembre 2019

Da "K 20" al SIM della VI^ Divisione Partigiana "Silvio Bonfante"

San Bartolomeo al Mare (IM)
 
Imperia: i due ponti sul torrente Impero, quello della Via Aurelia e quello ferroviario (sullo sfondo)

Il mese di aprile 1945 si aprì per i tedeschi con un prolungato allarme per il da tempo temuto sbarco alleato, dato che sul litorale erano stati avvistati diversi natanti alleati.
I comandi nazisti irrigidirono la disciplina, consegnarono le truppe in caserma, addirittura nelle zone di Diano, Cervo ed Andora fecero dormire gli uomini nelle gallerie usate anche come depositi di munizioni. Fecero continuare i lavori di fortificazione dei presidi e ne fecero iniziare di nuovi, come per il posto di vedetta sul torrente Impero ad Imperia o per lo sbarramento anticarro sul ponte San Pietro a Diano Marina.
In caso di sbarco ostile le forze germaniche avrebbero abbandonato la costa per dirigersi su Ormea (CN) e poi nelle Langhe dove, esaurita l'ultima resistenza, si sarebbero arrese agli alleati.
Dal 1° aprile e nei giorni successivi dai presidi di Cervo e di Pontedassio drappelli di soldati tedeschi incominciarono a dirigersi verso il Piemonte lungo la strada n° 28, dopo avere tagliato la linea telefonica, e smontato e poi caricato su mezzi ippotrainati centraline telefoniche e batterie antiaeree.
Il 1° aprile al comando di "Tamara" una squadra del Distaccamento "Igino Rainis" del Battaglione "Ugo Calderoni" della II^ Brigata "Nino Berio" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" uccideva in un'imboscata 4 soldati tedeschi a Garessio (CN).
Rocco Fava di Sanremo (IM), La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945) - Tomo II, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico 1998-1999
 
26 marzo 1945 - Dal Comando Operativo [comandante "Curto", Nino Siccardi] della I^ Zona Liguria al comando [comandante "Giorgio", Giorgio Olivero] della Divisione "Silvio  Bonfante" - Comunicava che per ordine del Comando Militare Unificato Regionale [CMURL] la Divisione veniva rinominata "VI^ Divisione d'assalto Garibaldi Silvio Bonfante" e chiedeva notizie sull'imminente riunione tra CLN e garibaldini.
 
5 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 310, al comando della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Emanava disposizioni per il ricevimento di un nuovo lancio alleato e per la condivisione, con la II^ Brigata "Nino Berio", del materiale ricevuto.

5 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 311, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalava l'elenco del materiale ricevuto con il lancio alleato del 18 marzo: 1 mitragliatrice Breda, 9 Sten, 2 Bren e 23 sacchetti di plastico.
 
8 aprile 1945 - Dalla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 128, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della VI^ Divisione - Comunicava il miglioramento recente del SIM e che "Giglio" e "Violetta" erano due elementi "su cui si può fare affidamento".

8 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione - Comunicava che ad Andora (SV) erano arrivati 5 individui che risultavano essere spie e che da Capo Mele ad Albenga vi erano 120 nemici, di cui 30 in convalescenza. Aggiungeva le parole d'ordine del nemico in vigore dal 1° al 16 aprile.

8 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n° 11, alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che l'allarme antisbarco iniziato il 2 aprile permaneva tra i tedeschi; che i soldati tedeschi erano in stato di panico; che i comandanti tedeschi stavano "reagendo irrigidendo la disciplina"; che lungo la via Aurelia transitavano verso Albenga alcuni camion ciascuno con 3 o 4 tedeschi a bordo; che risultava che le 3 compagnie di Brigate Nere della provincia di Imperia avrebbero ripiegato per ultime "proteggendo come retroguardia l'azione dei guastatori".

San Bartolomeo al Mare (IM): Località Madonna della Rovere

8 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n° 12, alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che in località Madonna della Rovere [oggi comune di San Bartolomeo al Mare (IM)] a Cervo-San Bartolomeo il comando tedesco aveva piazzato 3 cannoni dei quali 2 erano in legno; che tra i tedeschi l'allarme permaneva per cui rimanevano nelle loro postazioni con le armi piazzate e con "il servizio di guardia rinforzato"; che a Diano Marina sul ponte San Pietro era quasi ultimato il lavoro di sbarramento anticarro, le cui caratteristiche avrebbe cercato di comunicare al più presto. Aggiungeva informazioni sulle abitudini del capitano Corticelli.

8 aprile 1945 - Da "Nemo" [Aldo Galvagno] alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che nella valle Impero la situazione era abbastanza calma, eccezione fatta per il frequente passaggio in direzione del Piemonte di automobili e camion.


Cervo (IM)

12 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n° 14, alla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^  Divisione "Silvio Bonfante" - Sosteneva che: "L'allarme sbarco continua; nelle valli di Cervo e Diano Marina i nemici hanno intensificato il servizio di guardia dopo i fatti di San Bartolomeo al Mare del 10 u.s." (allorquando tre garibaldini dell'Intendenza della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione, avvisati che un maresciallo ed un soldato tedeschi si trovavano a Cervo San Bartolomeo - all'epoca comune unico - nell'abitazione di una sarta, ingaggiarono un corpo a corpo con i due nemici, questi armati rispettivamente di una machine pistol e di un tapum semiautomatico, tentando di disarmarli: il maresciallo rimase ucciso, il soldato ferito. Uditi gli spari, i tedeschi del locale presidio accorsero sul luogo dello scontro. Venticinque SS intrapresero una rappresaglia, catturando e fucilando i seguenti civili: Luciano Grosso di 16 anni, Andrea Regolo di 32 anni, Angelo Arimondo  di 32 anni, Sesto Giordano di 19 anni, Emanuele Arimondo di 34 anni e Giovanni Elena di 20 anni. Nel tardo pomeriggio i tedeschi si diressero a Villa Faraldi (IM), dove il giorno successivo, alle ore 7.30, vennero attaccati da garibaldini del Distaccamento "Giovanni Garbagnati" e del Distaccamento "Franco Piacentini" della mentovata I^ Brigata). "Il coprifuoco è stato anticipato alle ore 18,00. La popolazione nutre un senso di sfiducia verso la fine della guerra".


13 aprile 1945 - Dal Quartiere Generale Alleato della I^ Zona Liguria [capitano Robert Bentley] al comandante Curto [Nino Siccardi, comandante della I^ Zona Operativa Liguria] - Si segnalava di avvisare il comando della II^ Divisione di mettere a disposizione di R.C.B. [capitano Bentley] i 23 Sten ed i 2 Breda sbarcati a Bordighera [n.d.r.: quasi di sicuro, invece, a Vallecrosia, forse in zona Rattaconigli, cioé sul confine tra le due cittadine], insieme ai 2 istruttori di sabotaggio, il 4 aprile u.s. e di aggiungere i 15 Sten con relative munizioni, portati da Bartali [Giovanni Bortoluzzi, già a capo a settembre 1943 di una prima banda di partigiani in Località Vadino di Albenga (IM), poi dirigente sapista in quella zona, capo missione della VI^ Divisione “Silvio Bonfante” presso gli alleati, vicecapo della Missione Alleata nella I^ Zona nei giorni della Liberazione]. Si fornivano altre indicazioni e si aggiungeva che in allegato vi era una lettera da consegnare in Francia tramite la squadra di Bordighera [Gruppo Sbarchi Vallecrosia, in effetti] .

14 aprile 1945 - Dal Comando della I^ Zona Operativa Liguria al comando della II^ Divisione - Veniva comunicato che Bartali, sbarcato il giorno 11, stava proseguendo verso la zona della VI^ Divisione “Silvio Bonfante” per incontrare R.C.B. [capitano Bentley] e che il 20 avrebbe avuto luogo una riunione tra le formazioni garibaldine, R.C.B. e i CLN interessati.

20 aprile 1945 - Dal comando della II^ Divisione "Felice Cascione", prot. n° 58, al comando della Divisione "Gin Bevilacqua" [della II^ Zona Operativa Liguria] - Si comunicava che "in risposta alla richiesta sul movimento delle forze nemiche sulla frontiera italo francese le informazioni sono poco attendibili, dato che c'è continuo movimento e continuo spostamento delle forze verso la strada n° 28...".

da documenti IsrecIm  in Rocco Fava, Op. cit. - Tomo II