da documento IsrecIm in Rocco Fava di Sanremo (IM), La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945) - Tomo II - Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea in Pedagogia - Anno Accademico 1998 - 1999
Il giorno 3 [aprile 1945], altri partigiani del Distaccamento "Brando C." colpiscono sulla 28 un autocarro nemico che sbanda, mentre nei pressi di Barchi altri partigiani del "Rainis" ne mitragliano un altro ancora sulla stessa strada. Il 4 una squadra del "Rainis" prepara un'imboscata nei pressi di Martinetto (Albenganese), Giorgio Alpron (Cis), capo di S.M. della I Brigata, coadiuvato da alcuni compagni, mina gli scambi ferroviari ad Andora: viene applicato dell'esplosivo (dieci cilindri di plastico) sul triangolo degli scambi di levante. Con lo scoppio saltano per aria il triangolo e le rotaie del binario principale, rimangono pure inutilizzabili il secondo e il terzo binario per dieci ore. Un treno carico di esplosivo, scatolame, paglia e Tedeschi di scorta, rimane bloccato per un giorno nella galleria di Capo Mele. Per l'uccisione della G.N.R. Paulli, il commissario prefettizio di Albenga, A. Rolandi Ricci fa affiggere un manifesto il quale rende noto che nel territorio della frazione di Leca è dichiarato il coprifuoco dalle ore 18 alle 6. Se accadessero altri fatti del genere, il centro abitato sarebbe stato spianato dalle artiglierie tedesche.
Il giorno 6 una squadra di dieci uomini del Distaccamento "Castellari" affronta una corriera con civili e soldati tedeschi a bordo, nei pressi di Cerisola. All'autista viene intimato di fermarsi ma lui non eseguisce l'ordine, allora con una raffica nelle gomme delle ruote la macchina rimane paralizzata.
Avviene una sparatoria durante la quale muoiono il maresciallo che era accanto all'autista e tre soldati, alcuni rimangono feriti. I partigiani non subiscono perdite e ricuperano un Mauser, una pistola, alcuni caricatori di mitra e due fucili. Intanto giungono al Comando della I Brigata quattro militi postelegrafonici provenienti da Porto Maurizio: Ivo Panzani, Enzo Pignatti, Paride Bertoni e Francesco Idda; si arrendono allo stesso Comando, fornendo preziose notizie riguardanti i piani del nemico.
Il SIM partigiano informa che nell'eventualità di una ritirata i Tedeschi, intendendo avere le spalle al sicuro, compierebbero un duro rastrellamento al fine di distruggere tutte le formazioni della Resistenza, andandole a scovare nei rifugi ed in tutti i casolari della Valle Arroscia.
Il giorno 7 la squadra "Tamara" del Distaccamento "Rainis" attua un'imboscata contro soldati tedeschi sulla statale 29, i quali lasciano sul terreno un morto ed un ferito. Nel contempo una squadra del Distaccamento "Garbagnati", nei pressi di Diano Marina cattura due soldati repubblichini ed un soldato tedesco delle SS, altri partigiani, dello stesso Distaccamento, in Val Merula prelevano due soldati della Divisione "San Marco" muniti di pistola, i quali mentre vengono condotti al Comando partigiano, rimangono uccisi a causa di un loro tentativo di fuga.
Lo stesso giorno è catturato un soldato tedesco che tenta la resistenza, ma viene ugualmente passato per le armi. Nei pressi di Casanova, partigiani del Distaccamento "De Marchi" si scontrano con una pattuglia tedesca, dopo lo scontro a fuoco non si riesce ad accertare le perdite nemiche che sono certe.
All'alba del giorno 8 in seguito al persistere dell'allarme navale, il Comando tedesco emana l'ordine di blocco della strada Albenga Ormea Garessio e Imperia Taggia Triora, inoltre ordina ai genieri di procedere al minamento dei ponti, delle opere e di alcuni tratti della statale 28. Nella serata del giorno stesso, nei pressi di Vessalico in Valle Arroscia, partigiani del Distaccamento "Amato" sparano contro una compagnia di una trentina di Tedeschi i quali lasciano sul terreno due morti e tre feriti.
Il giorno successivo una squadra partigiana comandata da "Spezza" del Distaccamento "Brando C.", in azione sulla strada 29, raffica con armi automatiche una pattuglia tedesca, causandole tre morti e due feriti. Un'altra squadra comandata da "Folgore", del Distaccamento "Rainis", lancia bombe a mano contro un autocarro nemico, il quale si capovolge, non accertate le perdite. Il nemico continua a rinforzare i presidi lungo le strade statali delle Valli Arroscia e Impero.
Francesco Biga, (con la collaborazione di Osvaldo Contestabile), Storia della Resistenza Imperiese (I^ Zona Liguria), Vol. IV: Dal Primo Gennaio 1945 alla Liberazione, Ed. Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia, 2005, pp. 266-268
4 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata al capo di Stato Maggiore della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Venivano comunicati i nomi degli uomini del comando di Brigata: comandante "Mancen" [Massimo Gismondi], commissario "Federico" [Federico Sibilla], capo di Stato Maggiore "Cis" [Giorgio Alpron], responsabile SIM "Archimede" [Archimede Frattini], staffette "Simone" e "Picenen".
4 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" al comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Venivano segnalati alcuni dati concernenti il Distaccamento "Marco Agnese": 19 garibaldini, 22 armi, 8 bombe a mano.
5 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 310, al comando della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Emanate disposizioni per un nuovo lancio e per la condivisione, con la II^ Brigata "Nino Berio", del materiale ricevuto.
5 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 311, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalato l'elenco del materiale ricevuto con il lancio alleato del 18 marzo: 1 mitragliatrice Breda, 9 Sten, 2 Bren e 23 sacchetti di plastico.
6 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Comunicava l'elenco del materiale ricevuto con il 3° lancio alleato, avvenuto [a Pian Rosso] nella stessa data, materiale in cui figuravano soprattutto 18 Sten con 8000 munizioni, 2 lanciagranate con 28 munizioni, diversi capi d'abbigliamento.
6 aprile 1945 - Da "Giglio" alla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che persistevano i posti di blocco nemici, già descritti in precedente dispaccio; che per i tedeschi si dimostrava vitale la strada 28, che probabilmente sarebbe loro servita per la ritirata in Piemonte, perché ne stavano intensificando la sorveglianza sino a pattugliare ogni ponte; che i tedeschi avevano infiltrato tra la popolazione diversi soldati che parlano bene italiano; che l'informatrice [partigiana] "Ilda" [Gilda Piana] era stata rilasciata dai tedeschi con l'obbligo di presentarsi al comando ogni sera ed ogni mattina; che il comando tedesco di Pieve di Teco era a conoscenza della presenza di 300 garibaldini ad Alto; che la squadra di "Franco" [Giovanni Trucco] era stata avvisata del pericolo incombente [n.d.r.: riferimento all'eccidio di Trovasta del 28 marzo 1945]; che la sottovalutazione del monito ricevuto era costata la vita a quei partigiani; che la signorina Angiolina [Angela Bertone, ex fidanzata di "Franco", Giovanni Trucco] si trova a Pornassio, trattata bene dai tedeschi.
6 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" - Disponeva di incaricare "Quan" di recarsi a studiare la situazione della centrale elettrica di Oneglia ad Imperia perché sarebbe occorso, con la forza o con l'astuzia, tentare di impedire ai tedeschi di fare brillare l'impianto e per lo svolgimento di tale operazione di salvataggio di operare con le SAP.
6 aprile 1945 - Dal capo di Stato Maggiore ["Cis", Giorgio Alpron] della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della VI^ Divisione - Comunicava che con l'azione di sabotaggio condotta negli ultimi giorni di marzo alla stazione di Andora (SV) erano stati resi inutilizzabili i 3 binari - ed il terzo era ancora impraticabile -, tanto che un treno che trasportava soldati tedeschi, esplosivi, scatolame e paglia era rimasto fermo 10 ore nella galleria di Capo Mele.
6 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Disponeva che il Distaccamento "Giuseppe Maccanò" passasse alle dipendenze del comandante "Fra Diavolo" e che, di conseguenza, il comandante "Libero" fosse a disposizione del comando del Distaccamento "Mario Longhi".
6 aprile 1945 - Da "Nemo" [Aldo Galvagno], relazione n° 7, alla Sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che il 5 aprile a Pontedassio erano transitati 10 bersaglieri e 25 tedeschi; che a Pontedassio si trovavano in tutto 60 soldati nemici, di cui 10 fascisti addetti al controllo dell'olio; che nella notte erano transitate 23 automobili che a causa della scarsità di carburante venivano trainate la singola autovettura dalla precedente.
7 aprile 1945 - Dal comando della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 358, ai comandi della I^ Brigata "Silvano Belgrano", della II^ Brigata "Nino Berio" e della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" - Disponeva che i comandi in indirizzo inviassero con sollecitudine le relazioni sulle ultime azioni effettuate, indicando le perdite proprie e del nemico, il bottino di guerra, il numero dei prigionieri fatti; che venissero attivate con mezzi di fortuna le linee telefoniche per mantenere i collegamenti con il comando della Divisione; che tutto il materiale bellico, e quello ricevuto con i lanci alleati, doveva essere catalogato e nascosto, se non utilizzato, in luogo sicuro.
7 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" ai comandi del Distaccamento "Franco Piacentini" e del Distaccamento "Angiolino Viani" - Avvertiva che erano da poco transitati da San Damiano, diretti a Testico, 20 tedeschi, per cui occorreva aumentare la sorveglianza.
8 aprile 1945 - Dalla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante", prot. n° 128, al Comando Operativo della I^ Zona Liguria ed al comando della VI^ Divisione - Comunicava il miglioramento recente del SIM e che "Giglio" e "Violetta" erano due elementi "su cui si può fare affidamento".
8 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione - Comunicava che ad Andora (SV) erano arrivati 5 individui che risultavano essere spie e che da Capo Mele ad Albenga vi erano 120 nemici, di cui 30 in convalescenza. Aggiungeva le parole d'ordine del nemico in vigore dal 1° al 16 aprile.
8 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n° 11, alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che l'allarme antisbarco iniziato il 2 aprile permaneva tra i tedeschi; che i soldati tedeschi erano in stato di panico; che i comandanti tedeschi stavano "reagendo irrigidendo la disciplina"; che lungo la via Aurelia transitavano verso Albenga alcuni camion ciascuno con 3 o 4 tedeschi a bordo; che risultava che le 3 compagnie di Brigate Nere della provincia di Imperia avrebbero ripiegato per ultime "proteggendo come retroguardia l'azione dei guastatori".
8 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n° 12, alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che in località Madonna della Rovere [oggi comune di San Bartolomeo al Mare (IM)] a Cervo-San Bartolomeo il comando tedesco aveva piazzato 3 cannoni dei quali 2 erano in legno; che tra i tedeschi l'allarme permaneva per cui rimanevano nelle loro postazioni con le armi piazzate e con "il servizio di guardia rinforzato"; che a Diano Marina sul ponte San Pietro era quasi ultimato il lavoro di sbarramento anticarro, le cui caratteristiche avrebbe cercato di comunicare al più presto. Aggiungeva informazioni sulle abitudini del capitano Corticelli.
8 aprile 1945 - Da "Nemo" [Aldo Galvagno] alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che nella valle Impero la situazione era abbastanza calma, tranne che il frequente passaggio in direzione del Piemonte di automobili e camion.
8 aprile 1945 - Dal comando del Distaccamento "Giuseppe Maccanò" della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della III^ Brigata - Comunicava di essere quasi del tutto a posto con le divise; che era necessario "un permesso scritto per vendere la mula"; che 5 individui provenienti da Oneglia avevano chiesto informazioni sul Distaccamento; che la forze del Distaccamento era di 26 uomini; che solo il commissario "Alessio" era disponibile ad ricoprire cariche pubbliche "all'atto della discesa sulla costa".
8 aprile 1945 - Da "Dario" [Ottavio Cepollini] alla sezione S.I.M. [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Segnalava che stava indagando sul parroco di Pogli [Frazione di Ortovero (SV)] e sul podestà di Vendone (SV); che "Pipetta" era già stato nascosto dai tedeschi; che il 7 aprile i nazisti avevano requisito animali da traino per il trasporto di materiale bellico dai fortini alla stazione di Albenga; che si erano presi accordi con 7 militari della GNR di Albenga per il loro passaggio alle formazioni partigiane di montagna a condizione di portare 1 mitragliatore, 2 mitra, 4 fucili ed una cassa di munizioni; che, siccome si era presentato un giornalista per scrivere un diario sulla storia della Divisione, era necessario che "Pantera" [Luigi Massabò, vice comandante della VI^ Divisione "Silvio Bonfante"] recapitasse la relativa documentazione; che era stato realizzato il soccorso alle famiglie dei patrioti caduti a Trovasta.
9 aprile 1945 - Dal comando del Distaccamento "Elio Castellari" della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della III^ Brigata - Inviava una dichiarazione della signora Giulia Capetti, in cui la donna sosteneva di essere stata rimessa in libertà dalla gendarmeria tedesca di Albenga alla condizione di fare arrestare il garibaldino "Cimitero" [Bruno Schivo] e di avere detto al marito, lasciato nelle mani dei tedeschi, di arrangiarsi.
9 aprile 1945 - Dai "servizi ausiliari" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" insediati a Caprauna al comando della VI^ Divisione - Comunicavano che l'8 aprile avevano proceduto all'elezione del commissario nella persona di "Mauro" alla presenza di "Spezza", vice di "Basco".
9 aprile 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" ai comandi di tutti i Distaccamenti - Segnalava nomi e descrizioni fisiche di 5 spie nemiche entrate di recente nella zona presidiata dalla Divisione.
9 aprile 1945 - Dalla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al CLN di Imperia - Chiedeva di indagare su 4 militari della P.T. di Porto Maurizio, 3 nativi di Modena, 1 di Marsiglia, che si erano presentati al comando della Brigata.
10 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando della VI^ Divisione - Comunicava che il 7 aprile una squadra del Distaccamento "Giovanni Garbagnati" aveva ucciso 2 soldati della San Marco che, una volta catturati avevano tentato la fuga e che era stato passato per le armi un tedesco appartenente alle SS, riconosciuto come tale da un suo connazionale in forza al mentovato Distaccamento.
10 aprile 1945 - Da "Nemo" [Aldo Galvagno] alla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava che il presidio tedesco di Sarola si era diretto verso il Piemonte; che continuava "il lento deflusso tedesco lungo la strada 28 in direzione nord"; che a Chiusavecchia permanevano 30 soldati tedeschi, a Chiusanico 60, a Cesio 40, tra Villa Viani e Villa Guardia 140; che a Pontedassio 15 soldati tedeschi erano addetti all'ammasso dell'olio.
10 aprile 1945 - Da "K 20", prot. n°13, alla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" - Comunicava che continuava l'allarme dei tedeschi per un possibile sbarco alleato; che, tuttavia, rispetto al periodo dal 2 al 5 aprile, i tedeschi non erano più tutti nei "camminamenti e nelle postazioni"; che a Diano Marina "nella discesa del ponte San Pietro" era quasi ultimato il lavoro nemico di sbarramento anticarro, riguardante 6 "buche, ciascuna con 2 tronchi di binario che occupano i 3/5 della larghezza della strada; i binari sporgono inclinati per 90 cm; nella parte della strada ancora transitabile ci sono 4 buche riempite con un getto di cemento che ha un foro quadrato nel centro".
10 aprile 1945 - Dal comando della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della VI^ Divisione "Silvio Bonfante" al comando del Distaccamento "Angiolino Viani" - Stabiliva l'assunzione del nuovo garibaldino "Americano" presso il Distaccamento in indirizzo.
10 aprile 1945 - Dalla Divisione S.A.P. "Giacinto Menotti Serrati" alla Sezione SIM [Servizio Informazioni Militari] del Comando Operativo della I^ Zona Liguria - Segnalava che a Capo Berta era stata piazzata una batteria antisbarco protetta dal filo spinato; che lungo l'argine destro del torrente Impero e in Castelvecchio ad Imperia erano in fase di preparazione alcuni sbarramenti fatti con pezzi di rotaie; che il giorno 7 era partita dalla Cava Rossa, diretta a nord, una colonna tedesca di 40 soldati, 8 carri grandi, 8 carri piccoli.
da documenti IsrecIm in Rocco Fava, Op. cit.