Il 20 novembre 1943 si ebbe il primo caduto partigiano, Walter Berio, ucciso a Sant'Agata, Frazione di Imperia [cfr: Nerina Neri Battistin, Caro Walter - Dal confino a Moliterno alla lotta Partigiana imperiese, Editore C.E.I.].
Venivano quel giorno fermati da due agenti fascisti in borghese tre giovani partigiani, Angelo Setti [Mirko, vice caposquadra del Distaccamento comandato da Felice Cascione, dal 19 maggio 1944 comandante del II° Distaccamento, dal 18 gennaio 1945 vice comandante della IV^ Brigata "Elsio Guarrini" della II^ Divisione"Felice Cascione"], Rinaldo Risso [Tito R., in seguito vice comandante della II^ Divisione] e Walter Berio, che per fare acquisti di viveri, giunti al villaggio, mentre sono nella bottega di commestibili (negozio di Sasso Baciccia), due poliziotti, armati di pistola, chiedono i documenti. Berio e Tito sono arrestati, mentre Mirko riesce a fuggire e ritorna in banda ad avvertire gli altri... Intanto, Tito riesce a fuggire; uno dei poliziotti lo insegue e spara ma lo fallisce. Contemporaneamente Ivan scorge l'altro poliziotto con Berio e gli intima mani in alto; il poliziotto si accinge a sparare a Ivan, Berio gli si rivolta per disarmarlo, ma il poliziotto spara e colpisce Berio mortalmente... Giovanni Strato, Storia della Resistenza Imperiese (I^ zona Liguria) - Vol. I. La Resistenza nella provincia di Imperia dalle origini a metà giugno 1944, Editrice Liguria, Savona, 1976].
Da un racconto di Setti, invece: ... Walter intanto, che si vede la pistola dell'agente puntata a bruciapelo contro il torace, anziché tentare la fuga come gli aveva suggerito "Tito", tenta di disarmarlo, ma l'agente gli esplode un colpo micidiale al cuore, prima di buttarsi anche lui a capofitto con il suo collega per la discesa e raggiungere in quattro salti il greto del fiume Impero...].
Setti e Risso riuscirono, dunque, fortunosamente a salvarsi.
Venivano quel giorno fermati da due agenti fascisti in borghese tre giovani partigiani, Angelo Setti [Mirko, vice caposquadra del Distaccamento comandato da Felice Cascione, dal 19 maggio 1944 comandante del II° Distaccamento, dal 18 gennaio 1945 vice comandante della IV^ Brigata "Elsio Guarrini" della II^ Divisione"Felice Cascione"], Rinaldo Risso [Tito R., in seguito vice comandante della II^ Divisione] e Walter Berio, che per fare acquisti di viveri, giunti al villaggio, mentre sono nella bottega di commestibili (negozio di Sasso Baciccia), due poliziotti, armati di pistola, chiedono i documenti. Berio e Tito sono arrestati, mentre Mirko riesce a fuggire e ritorna in banda ad avvertire gli altri... Intanto, Tito riesce a fuggire; uno dei poliziotti lo insegue e spara ma lo fallisce. Contemporaneamente Ivan scorge l'altro poliziotto con Berio e gli intima mani in alto; il poliziotto si accinge a sparare a Ivan, Berio gli si rivolta per disarmarlo, ma il poliziotto spara e colpisce Berio mortalmente... Giovanni Strato, Storia della Resistenza Imperiese (I^ zona Liguria) - Vol. I. La Resistenza nella provincia di Imperia dalle origini a metà giugno 1944, Editrice Liguria, Savona, 1976].
Da un racconto di Setti, invece: ... Walter intanto, che si vede la pistola dell'agente puntata a bruciapelo contro il torace, anziché tentare la fuga come gli aveva suggerito "Tito", tenta di disarmarlo, ma l'agente gli esplode un colpo micidiale al cuore, prima di buttarsi anche lui a capofitto con il suo collega per la discesa e raggiungere in quattro salti il greto del fiume Impero...].
Setti e Risso riuscirono, dunque, fortunosamente a salvarsi.
Relazione sull'uccisione e sui funerali di Walter Berio, fatta da Giancarlo Luca Pajetta - Fonte: Fondazione Gramsci |
Ai funerali di Walter Berio, che richiamarono molti partigiani dalle montagne, prese parte anche Pietro Rovere, che lasciò scritto in una testimonianza custodita presso l'Archivio dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia quanto segue: ... la salma in entrambe le due notti fu vegliata da partigiani, che approfittavano dell'oscurità per scendere a valle (...) Il feretro venne seguito da una folla enorme... i picchetti armati della ricostituita milizia fascista, impressionati dalla piega che prendeva l'avvenimento, si schierarono ai lati della strada facendo sull'attenti il presentat'arm al passaggio del feretro, portato a spalle dai compagni del caduto...
Appunti del 1° dicembre 1943 sull'organizzazione comunista di Imperia, stesi da Giancarlo Luca Pajetta - Fonte: Fondazione Gramsci |
Rocco Fava di Sanremo (IM), La
Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della
documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945) - Tomo
I, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Anno Accademico
1998-1999